Il gip di Bologna ha respinto l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta, ipotizzata dagli inquirenti a carico di Ciancimino, che si basava su alcune intercettazioni telefoniche di conversazioni tra lui e un commercialista calabrese. L’ipotesi, decaduta davanti al giudice delle indagini preliminari, era che i membri del gruppo avessero agevolato, in particolare, la cosca Piromalli di Gioia Tauro ed era, infatti, stata contestata per tutti i 13 soggetti raggiunti dalle misure cautelari. L’inchiesta torna dunque alla Procura di Ferrara, mentre alla Dda di Bologna rimane aperto un fascicolo per i reati di sua competenza.
Dopo l’arresto, è a rischio l’udienza di venerdì prossimo del processo per la trattativa tra Stato e mafia, in cui Ciancimino è sia teste che imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel caso in cui volesse partecipare all’udienza, come gli spetta di diritto, e fosse impedito, l’udienza verrebbe rinviata ad altra data.
fonte: Evasione fiscale e associazione a delinquere, arrestato Massimo Ciancimino – Adnkronos Cronaca.