Subito dopo Parmitano a entrare sulla Stazione sono stati il comandante russo Fyodor Yurchikhin e l’astronauta statunitense della Nasa Karen Nyberg, compagni di viaggio di Luca sulla Soyuz TMA-09M di ultima generazione che lo ha portato a destinazione in appena sei-sette ore di volo, contro i due giorni che servivano fin’ora con una Soyuz più tradizionale. Luca, Fyodor e Karen sono partiti ieri notte dalla base spaziale di Baikonur, nelle steppe del Kazakistan, alle 22,31 (ora italiana). E dopo soli nove minuti sono arrivati in orbita.
Il segnale che avevano superato quella linea di confine tra la Terra e lo Spazio lo hanno scandito i mini peluche a bordo della capsula russa. E’ una ‘antica’ tradizione. Gli astronauti portano con loro piccoli peluche donati quasi sempre dai figli. Quando i pupazzi iniziano a ‘volare’ all’interno della navetta vuol dire che la Terra è già lontana. Che sono arrivati in microgravità. Che sono ormai nello Spazio.
La Expedition 36-37 e la missione Volare segnano il ritorno di un astronauta italiano sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Volare è una missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana con la quale Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare, sarà in orbita per circa 178 giorni. Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Italiana, è il primo della nuova generazione degli astronauti dell’Esa a essere stato assegnato a una missione sulla Iss. Durante la sua permanenza in orbita, avrà il compito di promuovere il futuro dell’esplorazione spaziale dell’Europa.
fonte: Dalla Terra alla Stazione Spaziale, Parmitano a spasso per il cosmo – Adnkronos Cronaca.