Bernanke: “Situazione non soddisfacente. Pronti a misure non convenzionali”

Nonostante “il calo della disoccupazione a luglio all’8,3 per cento”, “il miglioramento dei mercati del credito e della finanza” e “la ripresa in settori chiave come il manifatturiero, l’immobiliare e il commercio internazionale” per gli Stati Uniti la “situazione economica e’ tutt’altro che soddisfacente”.

Bernanke ha riconosciuto come “l’importante sostegno alla ripresa e alla stabilita’ dei prezzi” fornito dalle “politiche monetarie accomodanti, sia tradizionali che non convenzionali” ma ha anche evidenziato la lentezza della ripresa del mercato del lavoro con una “crescita dell’economica che negli ultimi trimestri e’ stata tiepida”. Il presidente della Fed ha ammesso di “avere sperato in maggiori progressi, alla luce delle decisioni prese” dalla banca centrale “cosi’ come dei meccanismi naturali di ripresa dell’economia”. Per Bernanke, le ragioni non sono da ricercare “in fattori strutturali di lungo termine” ma in situazioni difficili come quella del settore immobiliare e soprattutto per della “politica di bilancio, sia a livello federale, che di Stato e locale”.

Bernanke ha ricordato i rischi legati alle “incertezze sulla politica di bilancio e soprattutto alla soluzione del ‘fiscal cliff’ e all’innalzamento del tetto del debito”, incertezze che “forse stanno limitando l’attivita’”. Per questo, ha aggiunto, “e’ cruciale che i politici attuino un piano credibile per rimettere il bilancio federale su un percorso sostenibile di medio e lungo termine, prestando attenzione a evitare una contrazione fiscale di breve termine che potrebbe mettere a rischio la ripresa”.

“Pur tenendo conto delle incertezze e dei limiti degli strumenti a disposizione” la Federal Reserve comunque “fornira’ misure supplementari necessarie a favorire una ripresa economica piu’ forte e a sostenere i progressi del mercato del lavoro in un contesto di stabilita’ dei prezzi” ha assicurato il presidente della Banca centrale Usa al meeting annuale di Jackson Hole.

Per Bernanke però le politiche “non convenzionali”, come le iniezioni di liquidita’ e gli acquisti di titoli sul mercato, sono importanti ma “certamente non possono regolare l’andamento delle economie”. Bernanke ha ricordato come le politiche non convenzionali “possono essere efficaci, come mostra l’esperienza” di questi ultimi anni: “senza di loro la recessione dal 2007 al 2009 sarebbe stata piu’ profonda e l’attuale ripresa piu’ lenta di quanto e’ effettivamente stata”. Ma queste scelte, sottolinea Bernanke, “sono relativamente piu’ difficili da attuare” e “nel contesto attuale condividono i limiti” delle politiche monetarie classiche che “da sole non possono raggiungere gli stessi risultati di misure piu’ vaste e piu’ equilibrate di scelte economiche: soprattutto non possono neutralizzare i rischi di bilancio e finanziario che il nostro paese deve affrontare”.

Il presidente della Fed parla di “impegnative sfide economiche” con una “stagnazione del mercato del lavoro che desta gravi preoccupazioni non solo per le enormi sofferenze e lo spreco di risorse umane ma anche perche’ impone danni strutturali alla nostra economia, destinati a durare per molti anni”.

fonte: Bernanke: “Situazione non soddisfacente. Pronti a misure non convenzionali” – Adnkronos Economia.