Bangladesh, ancora 200 persone vive sotto le macerie del palazzo crollato

bangladesh_palazzo_xin--400x300In Bangladesh scoppia la rabbia dopo il crollo, avvenuto mercoledì, di un edificio di otto piani che ospitava diverse fabbriche di vestiti, in cui sono morte circa 300 persone. Migliaia di operai tessili sono scesi in strada a Dacca per chiedere giustizia. Immagini televisive hanno mostrato i manifestanti che pregavano accanto ai corpi delle vittime allineati nel cortile di una scuola, mentre chiedevano l’impiccagione dei responsabili della strage. Di fronte alla protesta diverse fabbriche hanno dovuto chiudere oggi i battenti. Il primo ministro Sheik Hasina Wazed ha assicurato che tutti i responsabili, indipendentemente dall’appartenenza politica, verrano puniti.

Sotto le macerie ci sarebbero circa 200 persone ancora in vita, secondo quanto reso noto dal sottosegretario bengalese alle amministrazioni locali, Jahangir Kabir Nanak. Nella notte sono state tratte in salvo altre 54 persone mentre il bilancio ufficialele parla al momento di 275 morti.

I soccorritori stanno cercando di far arrivare acqua e cibo alle persone ancora intrappolate, in attesa di poterle estrarre dalle macerie. All’interno del Rana Plaza building si trovavano numerosi stabilimenti tessili, banche e negozi. L’edificio, situato a Savar, 25 chilometri a nord est della capitale del Bangladesh, è crollato mentre erano in corso lavori per la costruzione di un nono piano.

 

fonte: Bangladesh, ancora 200 persone vive sotto le macerie del palazzo crollato – Adnkronos Esteri.