Arrestato a Roma Angelo Rizzoli. La Procura gli contesta crac da 30 milioni

Rai gennaio 2003: Angelo RizzoliIl produttore televisivo e cinematografico, nonché ex editore, Angelo Rizzoli, è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, per un crac da oltre 30 milioni di euro, in qualità di amministratore unico della ‘Rizzoli Audiovisivi Srl’ (oggi Tevere Audiovisivi Srl) società holding in liquidazione, con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per aver cagionato con dolo il fallimento di 4 delle società controllate: Produzioni internazionale Srl, Ottobre Film Srl, Delta Produzioni Srl e nuove produzioni Srl.

L’operazione rappresenta l’epilogo di complesse indagini del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, avviate a seguito dell’istanza di concordato preventivo presentata il 30 aprile 2012 dalla Tevere Audiovisivi Srl, storica casa di produzione televisiva e cinematografica costituita e diretta da Rizzoli, capogruppo di una holding composta da altre società operanti nel medesimo settore, tutte fallite tra il gennaio 2011 e il marzo 2012.

Rizzoli per il momento non andrà in carcere ma sarà ricoverato provvisoriamente in un reparto dell’ospedale Sandro Pertini. Lo ha disposto il gip Aldo Morgigni raccogliendo una richiesta fatta dai difensori e anche dalla Procura della Repubblica, considerate le precarie condizioni di salute del produttore. Il giudice Morgigni si è riservato invece di decidere sull’istanza dei difensori perché Rizzoli venga mandato agli arresti domiciliari. La decisione sarà presa lunedì prossimo dopo che Rizzoli sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia.

Secondo una delle accuse mosse dagli inquirenti, Angelo Rizzoli avrebbe fatto fallire le società del suo gruppo “distraendo” e “dissipando” le risorse economiche della Rizzoli Audiovisivi per la costituzione di “un notevole patrimonio immobiliare” e non per salvaguardare l’equilibrio patrimoniale della holding, peraltro anch’essa in stato di insolvenza.

Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma hanno evidenziato come Rizzoli “abbia fatto fallire le società del suo gruppo non per salvaguardare l’equilibrio patrimoniale della holding (peraltro anch’essa in stato di insolvenza) – sottolineano i finanzieri in una nota – ma per il profitto personale proprio e della sua famiglia”.

fonte: Arrestato a Roma Angelo Rizzoli. La Procura gli contesta crac da 30 milioni – Adnkronos Cronaca.