Manning e’ stato riconosciuto colpevole di 19 dei 22 capi d’accusa che gli erano contestati, tra i quali 5 di spionaggio. Un cumulo di accuse che gli fanno ugualmente rischiare una pena pesantissima, fino a 144 anni di carcere. Ma per la sentenza con le pene detentive bisogna aspettare domani.
Rimane comunque importantissimo il fatto che il giudice della Corte marziale, il colonnello Denise Lind, ha assolto Manning del capo d’accusa piu’ grave, e controverso, e su cui i procuratori del Pentagono avevano puntato. Nell’arringa finale dell’accusa infatti era stato detto che nel momento in cui passava i file al sito di Julian Assange, Manning era assolutamente conscio del fatto che avrebbe fornito elementi che avrebbero aiutato i terroristi.