Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Torino, che ha riformato la sentenza di I grado che lo condannava a 16 anni e mezzo di reclusione e lo ha condannato a 10 anni per omicidio colposo, non confermando quindi la formula dell’omicidio volontario con dolo eventuale.
Al termine della lettura della sentenza, le madri degli operai morti hanno urlato ”vergogna”, e poi ”non c’è giustizia, sono morti inultilmente”. I parenti hanno poi occupato la maxi Aula 1 del tribunale di Torino protestando contro la sentenza. L’occupazione è durata circa quattro ore: la decisione arrivata dopo l’assicurazione di essere ricevuti nel pomeriggio in prefettura.
E, infatti, verso le 18, sono stati ricevuti dal capo di gabinetto del Prefetto: “Vogliamo parlare con il presidente della Repubblica che ci aveva promesso che avrebbe vigilato sul processo” chiedono i familiari. All’incontro c’era anche Antonio Boccuzzi, unico sopravvissuto al rogo. “Domani – spiega – porterò al prefetto una lettera ufficiale di tutti i famigliari in cui si chiede che la Prefettura si faccia da tramite per un incontro con Napolitano e attenzione sul procedimento”.
“Oggi hanno ammazzato di nuovo nostri figli, noi questa sentenza non la acceteremo mai” dice Rosina Platì, madre di Giuseppe Masi. “Durante il secondo grado non è emerso alcun elemento nuovo e non capiamo perché siano state ridotte le pene. Noi andremo avanti, non ci fermeremo mai” assicura. E aggiunge: “Se il ministro della giustizia non verrà andremo noi, andremo da Napolitano, da chiunque. Vogliamo che qualcuno ci ascolti: hanno ammazzato i nostri figli e le nostre vite sono rovinate per sempre”.
Ridotte le pene anche per gli altri cinque imputati del processo: sette anni a Gerald Piregnitz e Marco Pucci, otto anni e 6 mesi per Raffaele Salerno, 8 anni a Cosimo Cafueri e 9 anni di carcere per Daniele Moroni.
fonte: Thyssen, pena ridotta al manager Madri occupano l’aula: ”Vergogna” – Adnkronos Cronaca.