Squinzi: evitare macelleria sociale Camusso: ‘Mobilitazione generale’

“E’ un primo passo nella direzione giusta” ma “dobbiamo evitare la macelleria sociale”. Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi – sulla spending review nel corso del suo intervento al dibattito di Cgil Incontri a Serravalle Pistoiese a cui partecipa insieme a Susanna Camusso, leader del sindacato. Su questo punto, sottolinea Squinzi, è in linea con la leader della Cgil: “Di quello che ha detto io condivido praticamente tutto”.

Sui tagli ci va pesante Camusso: “Non siamo di fronte a una seria accetta che interviene su sprechi e problemi ma solo di fronte a un taglio lineare per fare rapidamente cassa e questo non va bene”. “Tredici mld di tagli alla sanità in 4 anni vuole dire tagliare le prestazioni ai cittadini. Anche per questo non siamo d’accordo”, aggiunge.

Lo sciopero generale ci sarà ma sarà “il punto di arrivo di una proposta complessiva con cui riportare al centro dell’agenda del governo il lavoro e la crescita”, precisa la leader della Cgil. Uno sciopero generale che sarà preceduto da una nuova stagione di mobiltiazione che cercherà comunque “anche la condivisione di Cisl e Uil”. “Noi pensiamo da tempo che l’Italia non abbia più tempo di aspettare, dobbiamo crescere e riportare in agenda la creazione di lavoro. Sulla crescita non corrispondono politiche adeguate. E invece noi abbiamo bisogno di una risposta che riporti il lavoro al centro, una riforma pensioni che guardi a tutti, di una idea del lavoro che risponda a quel 36% di giovani disoccupati”, dice ancora.

“Avevamo immaginato che nel dl sulla spending review potessero esserci risposte ma abbiamo registrato che non ci sono. E a tutto ciò si risponde organizzando una mobilitazione”, spiega annunciando già una nuova forte iniziativa sulla sanità per luglio. E ritornando alla mobilitazione generale da condividere con Cisl e Uil ammette però che i rapporti con i sindacati cugini “siano un po’ variabili”. “Ci sono stati sintomi positivi qualche mese fa ora qualcuno si è un po’ preoccupato”, dice ancora. “Continueremo comunque a discutere con Cisl e Uil perché la mobilitazione generale sia di tutti”, ripete ribadendo però come anche dopo gli interventi sul pubblico impiego “sentiamo l’esigenza di una mobilitazione generale per invertire la tendenza”. Appuntamento al prossimo autunno, dunque?: “Dipende da come andranno le cose”, sottolinea Camusso che al governo Monti nel suo complesso assegna un ‘voto’ “gravemente insufficiente”. “Si è presentato al Paese parlando di rigore, equità e crescita ma c’è stato solo rigore che ci ha portato in recessione”, aggiunge.

Più largo di manica Squinzi che all’esecutivo assegna “un sei meno meno, diciamo tra il 5 e il 6”. “Il governo dei tecnici può essere una parentesi in una determinata fase della vita del Paese, per ritrovare credibilità a livello internazionale dice Squinzi – Ma non può essere il nostro futuro, non possiamo farci governare da dei tecnici. Punto e basta”. “Abbiamo bisogno della buona politica poi non so se tra questi tecnici qualcuno possa assumere una fisionomia politica, in questo momento non lo vedo”. E “se il presidente del Consiglio Mario Monti assume una fisionomia politica giusta non sono assolutamente contrario, non ho prevenzione. Ma se si continuerà a gestire il governo da tecnici non credo che andremo molto lontano”.

“Abbiamo vissuto 30 anni da cicale, ora dobbiamo iniziare a pensare da formiche”, ha detto ancora il leader di Confindustria sottolineando: “Dobbiamo cominciare a fare investimenti sul futuro e soprattutto dobbiamo cominciare a razionalizzare la pubblica amministrazione. La semplificazione è per me la madre di tutte le riforme”. “E’ vero che noi non dovevamo più vivere come cicale – aggiunge subito dopo – ma per l’Italia l’obiettivo del pareggio di bilancio penso che sia stato decisamente esagerato. Con il pareggio di bilancio il risultato è la depressione dei consumi interni, che è drammatica”.

fonte: Squinzi: evitare macelleria sociale Camusso: ‘Mobilitazione generale’ – Adnkronos Economia.