SPORT – UN GRAN BEL NAPOLI PERDE A SAN SIRO

Il fischio d’inizio di Rizzoli mette genera uno scenario pazzesco, una nuova notte delle stelle è cominciata sotto la Madonnina e Sant’Ambrogio, e una neve tanto intensa che sembra placarsi proprio al rumore del fischietto.

E’ incominciata Inter-Napoli e con essa l’emissione di grandi quantità d’adrenalina.

Al 20° secondo si interrompe il gioco a causa di una manata involontaria di Cassano a Gamberini. Il Napoli resterà qualche minuto in dieci uomini.

La partita sembra incominciare in maniera propositiva ed abbastanza equilibrata.

Il primo colpo è dell’Inter che comincia a farsi sentire con Milito e Guarin, che propongono invitanti progressioni e palle per il centro.

Dopo 8 minuti arriva, infatti, il vantaggio dell’Inter: sul primo corner della gara l’undici di stramaccioni propone uno schema al quale Guarin, completamente smarcato, non può resistere. Il colombiano firma l’1-0.

Un minuto dopo il Napoli sembra bussare alla porta di Handanovic: l’azione sembra propositiva ma Maggio, solo davanti alla porta, sbaglia. Comunque era fuorigioco di Zuniga.

Al 12° è a terra Guarin, uno degli uomini che più infastidisce le fila difensive del Napoli. E’ gioco fermo.

Il Napoli sta tardando a dare la risposta che ci si aspetta, mentre l’Inter sembra aver subito trovato la necessaria compattezza.

Poca lucidità da parte dell’undici di mazzarri che permette troppe progressioni a Cassano, specialmente da parte di maggio.

17°: numero del matador che serve Insigne in esterno, si accentra il napoletano e prova il tiro. La palla finisce di poco fuori il secondo palo.

Maggio continua a sbagliare, fumoso in fase di impostazione, nelle incursioni sulla fascia e in fase difensiva.

Di nuovo Cavani a servire Marek Hamsik alle sue spalle prova il tiro, finisce fuori e lo slovacco reclama il calcio d’angolo. Secondo Rizzoli non vi è alcuna deviazione, il gioco continua.

Nemmeno Inler sembra essere in piena forma: sbaglia frequentemente appoggi importanti che si tramutano in palle gol a favore dei nerazzurri.

Al 26° è clamorosa l’occasione per il napoli ed altrettanto clamoroso lo sbaglio di Cavani che la colpisce di testa, solo davanti alla porta. Ma parrebbe fuorigioco, ciò rende meno amaro il mancato pareggio agli occhi dei 5000 partenopei presenti al Meazza.

E’ evidente il calo dell’inter, a contrapporsi ad esso un super Napoli che manca, però, in fase di concretizzazione.

E’ Behrami l’oggettivazione di questo undici grintoso, la massima rappresentazione della scossa d’energia che ha procurato quel gol: è un colosso a centrocampo nell’uno contro uno; una scheggia che ruba palla tenendo testa, in velocità, ad un, per fama, trottolante Walter Gargano; un pittore in fase di rifinitura; una gazzella caratterizzata dalla più estrema prontezza in fase di non possesso.

Purtroppo il netto dominio del Napoli non viene premiato, non riesce proprio ad aver risoluzione in pareggio, tutt’altro: al 39° arriva il raddoppio dell’Inter ad opera di Milito.

Il Napoli continua a reagire con uno scoppiettante e fantasioso Lorenzo Insigne. Non si riesce, comunque, a concretizzare: si scende tutti negli spogliatoi super proiettati già nel secondo tempo.

Si ritorna in campo, Stramaccioni sembra molto tranquillo: ne è l’oggettivazione la decisione di non cambiare in nessun modo l’assetto del suo undici.

Mazzarri invece comincia a sentire la forte tensione di un risultato che sta troppo stretto e che un Napoli “così” non può permettersi di accettare. Subito fuori un difensore per un attaccante quindi: Pandev subentra a Gamberini. Sarà proprio l’ex a determinare un cambiamento importante?

8 Minuti dopo l’inizio del secondo tempo finalmente arriva il gol azzurro ad opera sempre sua, Edinson Cavani, che in una pazza mischia dopo la deviazione nerazzurra entra in area di soppiatto e, con estrema freddezza, ottiene il tapin vincente.

Al 56° arriva il giallo per Gargano che entra in maniera pericolosa su Inler.

Subentra Palacio a Cassano al 58°: il barese accusa lievi disturbi fisici.

Si scalda il match ed al 60° arriva un altro giallo, stavolta per Behrami.

Tante le palle pericolose in quest’inizio di secondo tempo, sempre provenienti da Hamsik e Guarin. La palla finisce sempre alta sulla porta.

C’è bisogno di freschezza tra le fila di Stramaccioni: subentra, così, Coutinho ad un esausto Diego Milito.

All’83° Hamsik abbandona la gara per un lieve fastidio muscolare, subentra Giandomenico Mesto allo slovacco. Il Napoli risentirà molto di quest’assenza negli ultimi minuti di arrembaggio al recupero del match.

Il Napoli continua ad attaccare, ma l’Inter lascia pochi spazi.

Tanti gli errori nelle palle inattive: all’87° Maggio spreca un’importantissima palla gol di testa, solo al faccia a faccia con Handanovic.

Grande tiro di Cavani all’89°, la palla sembra proprio non voler entrare.

C’è bisogno della massima lucidità in tre importantissimi minuti di gioco contro un?inter che ormai vede il match in completa chiave difensiva.

Una sconfitta immeritata, due probabili rigori mancati e l’illusione alla quale aveva portato quel gol azzurro fanno sì che tanta amarezza accompagni l’equipe azzurra nel lungo viaggio di ritorno verso il meridione.

INTER – NAPOLI 2-1

INTER (3-5-2):

Handanovic; Ranocchia, Cambiasso, Juan Jesus; Nagatomo, Gargano, Guarín, Zanetti, Pereira; Cassano (59′ Palacio), Milito (75′ Coutinho).
All. Stramaccioni

NAPOLI (3-4-1-2):
De Sanctis; Gamberini (46′ Pandev), Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler (58′ Dzemaili), Zuñiga; Hamsik (84′ Mesto); Cavani, Insigne.
All. Mazzarri

Arbitro: Rizzoli di Bologna

Marcatori:
8′ Guarín (I), 39′ Milito (I), 54′ Cavani (N).
Ammoniti:
Handanovic, Gargano (I), Gamberini, Behrami (N).

Lorenza Anceschi