SPORT – NAPOLI, RIMONTA FALLITA

Alla Doosen Arena finisce 2-0, prestazione opaca ma migliore rispetto all’andata

Doveva essere la serata della svolta in una data felice: appena un anno fa lo stesso Napoli di oggi aveva battuto in casa il Chelsea per 3-1 nell’andata degli ottavi di Champions.
Napoli ci credeva, il Napoli ci credeva ma la sola convinzione non è bastata per effettuare il miracolo sportivo.
La squadra azzurra scende in campo senza i titolarissimi, che si accomodano in panchina, e pare reattivo: fortunatamente l’approccio è giusto e non infelice come quello dell’andata.
Viktoria Plzen che non ci pensa proprio a difendersi: nei primi due minuti infatti si rende pericoloso ma non fa male.
Al 6’ l’occasione è di Insigne che tira da fuori area e buca le mani del portiere ceco che, ribatte in area in maniera scomposta, ma nessuno è pronto a ribadire in rete; due minuti dopo succede la stessa cosa ma l’attore è diverso.<br> Calaiò fa esplodere il tiro dalla distanza e di nuovo Kozacik non blocca e rimanda la palla in area: come prima, nessuno è in area per buttarla dentro.
Al 20’ il Napoli ci prova ancora al piccolo trotto: tira una bomba col destro Dzemaili che però, sfortunatamente, viene ribattuta dalla difesa ceca.
Al 26’ si rifà vivo il Plzen: da un calcio d’angolo Horvarth mette palla a lato; in questo caso è stato bravo Rolando a sbilanciarlo proprio al momento del tiro.
Dieci minuti dopo ancora gli azzurri che ci provano anche se in maniera veemente: Insigne prende palla e, ignorato Zuniga che gli stava correndo di fianco, tira un bolide che esce di un soffio a lato.
Su quest’azione si chiude il primo tempo: impresa che si complica ma Mazzarri vuol rischiare il tutto per tutto mandando a scaldare Inler e Cavani che entrano all’inizio del secondo tempo.
Gli azzurri entrano in campo ma appaiono demotivati e poco convinti vista la salita ripida da tentare e di fatti è il Plzen che al 46° si rende pericoloso: dagli sviluppi di un corner Horwarth è tutto solo e tira di testa ma la palla è sulla traversa; purtroppo è il preludio al gol dei padroni di casa che arriva appena 4 minuti dopo.
Cross dalla destra sul secondo palo dove è ben appostato l’esterno ceco Kovaric che calcia con grande tranquillità in porta di contro balzo; De Sanctis interviene in maniera poco decisa toccando il pallone – che gli passa sotto la pancia – senza riuscire a evitare che questi finisca in rete. Viktoria in vantaggio e, a questo punto, addio sogni di gloria. Il colpo è duro da digerire e non si può biasimare una squadra che nel primo tempo ci ha creduto e ora, sotto di un gol, pare quasi gettare la spugna.
La velleitaria reazione passa dai piedi di Cavani: il Matador vuole segnare poiché a secco da quattro partite.
Prima di destro, poi di sinistro ma i suoi palloni sono solo rabbiosi e non impensieriscono più di tanto il numero uno ceco.
Il gol arriva, al 73°, ma è ancora per i padroni di casa: Contropiede perfetto dei padroni di casa che liberano l’attaccante sulla sinistra dell’area di rigore. Controllo e tiro a giro sul secondo palo che lascia di sasso De Sanctis.
Tecl bissa così il gol dell’andata affossando anche le residue speranze di rimonta degli uomini di Mazzarri.
Gli azzurri incassano così il secondo gol, rimangono sostanzialmente 17’ minuti inutili che però il Napoli, dopo qualche minuto di appannato e comprensibile sconforto, tenta comunque di sfruttare per segnare almeno un gol.
Prima Calaiò, ben imbeccato da Maggio, tira lento un pallone che esce di un soffio a lato, poi Insigne all’86’ con una fantastica serpentina, si beve mezza difesa ceca e batte da posizione defilata a botta sicura: Kovacic è fortunato e riesce a bloccare in due tempi.
Recupero striminzito, solo due minuti, e la partita di Plzen finisce: Napoli fuori dall’Europa League.
C’è un po’ di rammarico ma, in fondo, si sapeva perché la qualificazione è stata compromessa all’andata.
Dispiace perché tutto sommato oggi gli azzurri hanno fatto una gara dignitosa e dispiace per l’allenatore che ci deve mettere, nuovamente, la faccia quando appare tra i pochi grintosi di tutta la squadra che non sta passando un bel momento.
Napoli senza impegni extracampionato: è secondo e in una settimana si gioca lo scudetto; lunedì tappa fondamentale a Udine, poi venerdì al San Paolo finalmente si giocherà l’agognato scontro diretto contro gli antipaticissimi nemici di sempre.
Le prestazioni opache degli ultimi tempi un po’ preoccupano, è vero, ma il Napoli non si farà trovare impreparato, non ora che ha la classica settimana tipo per preparare le partite, proprio come preferisce il suo allenatore.
Anche perché, qualora la compagine azzurra fallisse in questo doppio scontro bianconero, non ci sarebbe davvero nessuna scusa.

Marisa de Gaetano