SPORT – NAPOLI, QUESTA È L’ULTIMA CHANCHE

a cura di Ciro Pili

Stasera al San Paolo, per l’anticipo della ventisettesima giornata di campionato, il Napoli ha l’ultima possibilità di restare in gioco per la lotta scudetto. Arriva a Fuorigrotta, infatti, la capolista Juventus, attualmente distante 6 punti.
La partita si gioca in anticipo di venerdì in quanto la Juventus disputerà mercoledì prossimo la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Celtic, dopo il 3-0 rifilato dai bianconeri nella gara di andata in Scozia.
La sfida con la Juventus è sempre stata una partita che in città era attesa con ansia ma questa volta, vista la posta in palio, la città è da tempo emozionata nell’attendere questo evento.

I due tecnici nelle conferenze stampa della vigilia hanno cercato di stemperare i toni.
A Castelvolturno Mazzarri butta acqua sul fuoco: “Io non direi che è la sfida scudetto, ce ne sono altre undici e può succedere di tutto. Dopo questa ci sono altri 33 punti in palio. Che poi sia una partita sentita, importante e che è speciale per i napoletani, questo lo sappiamo tutti e ne abbiamo già affrontate tante e spesso ci è andata bene. Il Napoli, quando gli altri lo consentono, fa la partita, poi se gli avversari sono forti e ci costringono a difenderci lo facciamo. L’importante è fare sempre il massimo. Non è la gara più importante della mia carriera, ce ne sono state tante. Anche gare importanti di Champions. Se siamo questi livelli deve essere un merito di tutti, non un orgoglio mio. Il Napoli fa paura a tutti e compete con la Juventus che è sempre stata lì al vertice in cento anni di storia salvo qualche stagione. Io la penso così: comunque andrà sarà un successo. Non ho bisogno di appelli ai tifosi, ma spero che anche in eventuali difficoltà ci possano sostenere. La Juventus è forte bisogna riconoscerlo, ma non sempre i più forti vincono. Tutti insieme proveremo a superarli. Spero si possa tornare a sentire la terra che si muove al San Paolo.

Più polemico invece il tecnico della Juve: “Sicuramente non è bello parlare delle designazioni, anche perché qui c’è solamente una persona che ha l’autorità e il compito di farlo, che è Braschi, quindi noi siamo molto sereni da questo punto di vista. Dispiace perchè si trovano sempre tutte le occasioni per fare delle polemiche. Questo non va bene, perchè ci deve essere comunque un clima di fiducia nell’operato degli arbitri e del signor Braschi che fa la designazione. Noi siamo molto tranquilli e sereni perché alla fine deve vincere chi è più forte, chi dimostra in campo di essere il migliore, quello deve vincere. I protagonisti sono i calciatori, in assoluto, gli arbitri devono fare gli arbitri, devono arbitrare la partita in maniera serena, imparziale, cercando di fischiare quello che ritengono giusto. Noi da questo punto di vista siamo molto molto sereni. Questa non è che è una partita come le altre, è una partita con una squadra, tra quelle sei-sette, che partono con l’obiettivo di vincere lo scudetto, quindi mi riferisco a Napoli, Milan, Inter, Roma, Lazio. E’ una partita come quelle contro queste sei-sette. E ribadisco che dopo questa ne avremo altre, perché poi quando affronteremo l’Inter, il Milan, la Lazio, ci sarà lo stesso questo accentramento a livello mediatico, di interesse, quindi, si dirà che c’è il Milan-Juventus day, l’Inter-Juventus day. Ma a noi questo deve far piacere perché abbiamo spostato di nuovo l’attenzione su di noi, perché due anni fa questo non c’era. Noi dobbiamo essere molto orgogliosi e contenti perché adesso abbiamo spostato un’altra volta l’attenzione su di noi e contro chi giochiamo. Questo ci deve rendere orgogliosi e contenti“.

In settimana, infatti, ci sono state polemiche prima della designazione arbitrale: la possibilità della designazione di Rizzoli aveva creato qualche malumore nei supporter del Napoli, in memoria degli episodi della Supercoppa italiana di Pechino, sempre contro la Juventus, in cui Rizzoli non era sembrato molto preciso nel giudicare alcuni importanti episodi del match.
Il designatore Braschi ha scelto per questo delicato match Daniele Orsato di Schio.
Già lo scorso anno ha diretto la partita a Torino tra Juventus e Napoli finita con il risultato secco di 3 a 0 per la squadra di casa.

I precedenti – I precedenti tra campionato e coppe sono 154: la Juventus è in netto vantaggio con 71 vittorie contro le 34 azzurre; inoltre ci sono anche 49 pareggi nella storia per un totale di 237 goal bianconeri e 172 goal azzurri.
Per quanto riguarda il dato relativo alle sole partite di campionato il Napoli è in leggero vantaggio con 21 vittorie contro le 20 della squadra di Torino. È da sottolineare come il pareggio sia, però, il risultato più frequente con 25 ripetizioni.

Casa Napoli – Mazzarri è tradizionalista e vuole schierare la solita formazione titolare. Gamberini è recuperato ma il terzetto difensivo è sempre lo stesso con Campagnaro, Cannavaro e Britos. A centrocampo rientrano gli esterni titolari Maggio e Zuniga con al centro Inler e Behrami. In attacco Hamsik, Cavani e Pandev, quest’ultimo preferito ad Insigne, pronto ad entrare a partita in corso.

Casa Juventus – Il dubbio più grande in merito agli undici che scenderanno in campo al San Paolo è legato all’utilizzo di Chiellini. Il difensore della nazionale, che già nella scorsa partita contro il Siena aveva giocato qualche minuto, sembra però non ancora pronto a giocare dal primo minuto. Al suo posto potrebbe giocare Peluso. Conte, invece, in conferenza stampa ha ufficializzato che Giovinco sarà il patner in attacco di Vucinic. Vidal riprende il suo posto al centro del campo in luogo di Pogba. Caceres ed Anelka non convocati.