SPORT – NAPOLI, LA JUVENTUS ALLUNGA ANCORA

Doveva essere la sfida per individuare chi fosse l’anti Juventus, ma invece…
Il risultato dice che le squadre non si sono volute rubare punti a vicenda perché la partita è finita in parità ma, il terreno di gioco, ha detto ben altro.
In 99’ di puro agonismo abbiamo visto di tutto in campo: cuore, rabbia, voglia di rivalsa e consapevolezza di poter prevalere l’una sull’altra in qualsiasi momento.
Ed infatti, per i primi 25’, sono i padroni di casa a prevalere sugli ospiti che sono entrati in campo spaesati, smarriti; i biancocelesti invece, appena hanno messo piede in campo, hanno fatto da subito intendere che questa squadra non è morta, non si è abbattuta dopo i due ko consecutivi, era di certo ferita ma non abbattuta.
Ad impegnare De Sanctis ci pensano prima Hernanes e Candreva, poi su dormita generale della difesa azzurra stasera in serata no, non ha potuto nulla: Floccari, lassciato inconsapevolmente solo, ha avuto tutto il tempo di stopparsi il pallone e piazzarlo dove più gli garbava. <br> 1-0 dopo solo un nono di gara.
Napoli mai pericoloso per 20’ e la Lazio ne approfitta tanto che, sempre Floccari, riesce a trovare lo spazio e la giocata giusta per fare doppietta: tiro dal centrosinistra che batte De Sanctis ma non il palo; i legni dell’Olimpico tengono ancora in gara un Napoli che pare riscuotersi.
E lo fa con Zuniga che, centralmente, fa esplodere una rasoiata che Marchetti non trattiene, la prende Pandev che crossa ma Lulic arriva all’ultimo secondo mettendo il pallone in calcio d’angolo, togliendola dalla testa del Matador che l’avrebbe dovuta solo accompagnare in porta. Dieci minuti dopo è ancora cavani che, su cross di Zuniga, esegue una frustata col collo precisa e solo la traversa gli nega il gol: la sfera, dopo il legno, prende la linea piena: questa si che è sfiga
Si va negli spogliatoi sul risultato di uno di vantaggio per la Lazio ma il Napoli pare essersi risvegliato dal torpore.
Il primo tempo si porta con se una brutta notizia: Behrami si infortuna da solo ed è costretto a uscire anzitempo. Ancora sconosciuta è l’entità dell’infortunio.
Il secondo tempo pare prendere lo stesso trend del primo ma, piano piano, la squadra di Mazzarri carbura e finalmente si ridesta: prende possesso del campo e cerca insistentemente il pareggio: ci prova prima Inler in un paio di circostanze (solo un grande Marchetti, complice anche la traversa, gli nega la gioia del gol ), e il Matador ovviamente. Ma, a siglare il pareggio, è un difensore: da calcio d’angolo Campagnaro si improvvisa goleador di razza e con una sforbiciata da cineteca segna il suo settimo gol in serie A e, sicuramente, anche il gol della domenica.
Preziosa l’entrata di Insigne, che ha rilevato l’acciaccato Behrami, poiché il talentino di Frattamaggiore ha spaccato in due il match.
Quattro minuti di recupero e il match finità ma entrambe le squadre non si accontentano, vogliono vincere; il Napoli va all’arrembaggio ma è la Lazio che ci va più vicina: ancora Floccari, ancora un legno.
Cala il sipario sull’anticipo serale della 24° giornata di A: Napoli consolida il secondo posto solitario in classifica ma spiana la fuga della Juve che alle 18.00 ha passeggiato su una Fiorentina mai incisiva.
Sarà testa a testa fino alla fine?
Ci sono altre 14 partite da giocare e gli impegni europei da onorare, più uno scontro diretto a Napoli in cui tutti sperano quanto meno di accorciare sulla capolista.
Il sogno tricolore non è ancora compromesso, dopotutto: nun succer nun succer, ma si succer….

Marisa de Gaetano