SPORT – NAPOLI, GIUSTIZIA E’ FATTA

Giustizia è stata fatta.
Da poco è uscita la disposizione della Corte Federale che restituisce alla Ssc Calcio Napoli ciò che le era stato ingiustamente tolto: cancellato il -2 e squalifica revocata per Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, due ragazzi che hanno scelto di non patteggiare, hanno persistito nell’urlare la loro innocenza e, alla fine, ce l’hanno fatta.
Decisivo è stato oggi l’intervento del presidente Aurelio De Laurentis che, come un avvocato navigato, ha esposto la sua arringa non lasciandosi intimorire; ha proceduto con passo spedito verso la difesa della sua società e dei suoi tesserati che, come lui stesso ha più volte dichiarato, li considera figli.
E’ stata una giornata tribolante quella di oggi in cui tutta Napoli s’è fermata, in cui la tensione si tagliava con la punta del coltello e l’attesa cresceva inverosimilmente minuto dopo minuto, ora dopo ora.<br>
L’appello del ricorso è cominciato stamattina intorno alle 10.30 in cui è intervenuto dapprima il patron azzurro, poi gli avvocati della società Grassani e D’Antonio.
E’ stata poi la volta dei legali di Paolo e Gianluca e dell’avvocato di Gianello, Eduardo Chiacchio, che da buon napoletano ha fatto di tutto per far derubricare il fatto per slealtà sportiva.
In precedenza, sia la società che i ragazzi avevano deciso di non accettare il patteggiamento, convinti che il dire la verità paga e così è stato, fortunatamente.
Alle 14.00 la corte si è riunita in consiglio per deliberare il verdetto che, hanno annunciato, avrebbero dato intorno alle 17.00: da allora Napoli si è fermata, tutti non lavoravano più, si controllava freneticamente cellulare, tablet e pc per scoprire ulteriori news.
Le cinque sono arrivate, ma ancora nulla; si apprende così che la sentenza sarebbe slittata di una mezz’ora, forse un’ora.
L’ansia, che si stava tramutando in rabbia, è stata però finalmente ripagata: alle ore 19.00 in punto è uscito finalmente il verdetto.
Giustizia è stata fatta, al Napoli sono stati restituiti i due punti e Grava e Cannavaro sono stati prosciolti: la responsabilità oggettiva dalla SSC Napoli verrà pagata solo con un’ammenda di 50.000 euro, a riscontro dei 70.000 inizialmente chiesti dal signor Palazzi.
Esplode la gioia dunque: impazziscono i social network, in centro si sparano fuochi d’artificio e addirittura una metro si ferma alla fermata di Materdei per dare l’annuncio in una Napoli che festeggia.
Si apprende subito che, all’emanazione del verdetto, il capitano azzurro Paolo Cannavaro è scoppiato in lacrime, quelle stesse lacrime che hanno continuato a imperversare sul volto del ragazzo anche al telefono col padre.
Prontamente la classifica è stata aggiornata e, ora, i ragazzi di Mazzarri sono secondi a parità di punti con la Lazio, a sole 3 lunghezze dalla Juve capolista.
Si è riaperto il campionato, adesso ne vedremo delle belle: in un’Italia in cui troppe volte non funziona nulla, in cui si è persa la speranza in molte cose, si può dire che la giustizia funziona, almeno quella sportiva.
Questa è una favola in piena regola e, come ogni favola, ha una morale in se: la verità paga, sempre.
E ora testa alla Fiorentina: il Napoli è tornato!
Per scaramanzia, ci uniamo a mister Mazzarri e non pronunciamo il nome di “quella cosa” ma, il Napoli ha il diritto di provarci e Napoli ha diritto di sperarci!

Marisa de Gaetano