Sono stati quindi sottoposti a sequestro poco più di due milioni e mezzo di euro, costituiti da titoli e disponibilità finanziarie, che stavano per essere trasferiti su conti svizzeri riconducibili a Paolo Ligresti. Secondo le indagini l’ordine di movimentare il denaro e le azioni Unipol – Sai è stato disposto da una società fiduciaria, dietro il cui schermo, però, si celano l’ultimogenito della famiglia Ligresti, insieme al padre Salvatore, entrambi indagati dell’inchiesta della procura di Torino su Fonsai. Il conto di destinazione, invece, è risultato intestato ad una società lussemburghese, Limbo Invest SA, che sarebbe anch’essa riconducibile ai membri della famiglia coinvolta nell’operazione ”Fisher-Lange”.