La media delle percentuali di tagli cesarei, in Italia, e’ molto piu’ elevata nelle cliniche private, dove rappresentano il 50,5% dei parti a fronte di una media nazionale del 38,3%, gia’ altissima rispetto al monito dell’Organizzazione mondiale della sanita’ a limitarli al 15%. Negli ospedali rappresentano invece il 36% del totale ma la percentuale sale al 44,7% se si tratta di strutture che effettuano meno di 500 parti l’anno e che presentano, spesso, bassi standard di assistenza, professionalita’ e tecnologia. Si tratta di 86 strutture concentrate al Sud Italia (dove peraltro maggiore e’ l’incidenza di cesarei): 22 in Sicilia, 14 in Campania, 12 in Puglia. Di contro, le eccellenze, ovvero grandi strutture all’avanguardia con elevato numero di parti ed elevatissimi standard di assistenza, sono tre e tutte al Nord: il Sant’Anna di Torino che conta 8000 parti l’anno, il Fatebenefratelli di Milano e gli ospedali Civili di Brescia.
E’ quanto e’ emerso dalla Relazione della Commissione d’inchiesta che verra’ presentata il 20 febbraio ai deputati e che ha preso a campione 344 punti nascita sui 570 distribuiti sul territorio.
fonte:Â Asca – Salute Oggi.