“Non sono contro Letta, sono per l’Italia – ha sottolineato -. Sono disposto a fare un passo indietro sulle mie ambizioni personali se serve a Italia”. “Il governo deve andare avanti anche fino al 2018, il problema non è quanto dura il governo ma cosa fa: se da una mano all’Italia è bene che vada avanti, se gioca a bandierina sull’Imu è un problema”, ha aggiunto il sindaco di Firenze.
“Se andiamo avanti con il governo bisogna fare le cose, il tempo del rinvio è finito – ha dichiarato -. Dal 9 dicembre si fanno le cose sul serio: il governo farà le cose che dice il Pd altrimenti ci arrabbiamo”. “Il Pd non sta lì a fare il donatore di sangue o la bella statutina, ma chiede che si facciano le cose sul serio”, ha sottolineato.
“Se l’8 dicembre vinciamo noi, se accade – ha detto -, andiamo con un elenco di questioni e ci mettiamo d’accordo sul fare o non fare ma su questo ma non si puo più fregare”. “Abbiamo detto che si elimina il Senato, che non si vota più per le province, ho detto cosa fare del Cnel, della Corte costituzionale”, ha elencato il sindaco di Firenze che poco prima aveva spiegato: “A Cuperlo e tutti gli altri dico, non vogliamo far cadere il governo, vogliamo che il governo lavori: è l’opposto. Vogliamo che realizzi le cose che servono agli italiani. Ma non voglio che il governo stia lì fermo”.