Polverini: immoralità prima di me

 “Comportamenti immorali ai danni della Regione ci sono sempre stati”. Lo ha detto a SkyTg24 il governatore del Lazio Renata Polverini, all’indomani delle sue dimissioni.

Polverini non fa riferimento comportamenti rilevanti in “inchieste giudiziarie” ma comunque a comportamenti “non morali e non etici. Qualora ci fosse curiosità – ha aggiunto – siamo disponibili a far vedere che ostriche e champagne sono stati degustati anche prima“.

“Non sto dicendo comportamenti che hanno risvolti giudiziari”, ha proseguito Polverini, ma comunque di comportamenti non etici.

“In questi giorni – ha spiegato – la cosa che non ho accettato è il fatto che alcuni consiglieri di opposizione, 13 dei quali della ex giunta, a un certo punto gridavano allo scandalo immorale quando, con comportamenti magari non personali, ma di chi governava insieme a loro questa Regione, avevano già toccato il fondo”.

“Questa giunta – ribadisce – esce pulita”. E alla domanda se si sente di uscire pulita da questa vicenda conclude: “Io non è che mi sento, sono pulita“. E annuncia: “Non sono più interessa governare il Lazio”. E ai microfoni di TgCom aggiunge: “Considero la mia esperienza conclusa, un’esperienza positiva, ma anche devastante. Quest’estate ho fatto molti dolci in casa, per ora mi rimetto a fare quelli”

“E’ la prima volta che una giunta se ne va pagando le colpe gravissime di altri – prosegue Polverini a SkyTg – I miei collaboratori non hanno alcun problema. Per vigilare avrei dovuto essere presidente del consiglio regionale. Pensavo di essere stata eletta per fare il presidente della giunta regionale e non il conigliere”.

“La giunta esce pulita, non ha commesso alcuna colpa tantomeno reati di cui si sta occupando in questi giorni la magistratura”, ha aggiunto.

Rispetto ai fondi ai gruppi politici del consiglio regionale Polverini ha spiegato: “Noi deliberavamo, e così abbiamo fatto, 35 mln di euro per le spese di funzionamento del consiglio, che poi nella sua discrezionalità e autonomia, li assegnava a ciò che riteneva più giusto e nel caso specifico al funzionamento dei gruppi”.

“Sarebbe come fare questa domanda al presidente Monti rispetto al caso Lusi – ha osservato Polverini – Il governo è rappresentato dalla giunta e il Parlamento dal consiglio regionale, se poi si vuole dare un messaggio sbagliato è chiaro che le persone non capiscono”.

Polverini ha spiegato di non aver avuto “sentore di come venivano utilizzati” i soldi, “ma e’ storia che io avessi chiesto piu’ volte al presidente del consiglio regionale di fare una spending review perche’, al di la’ venivano utilizzati e non lo sapevamo, quei fondi erano troppi”. “Ero cosciente che erano troppi”, ha ribadito ricordando di aver scritto varie lettere su questo al presidente del consiglio regionale Mario Abbruzzese.

”Berlusconi – dice poi – l’ho sentito sempre e mi ha sempre incoraggiato. Ma non soltanto ad andare avanti, ma a un certo punto a decidere quello che ritenevo più giusto per i miei comportamenti e per la onorabilità di questa istituzione”.

 

fonte: Polverini: immoralità prima di me – Adnkronos Politica.