”Abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna. La globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere”, ha detto Papa Francesco. ”La cultura del benessere – ha proseguito – rende insensibili alle grida degli altri, fa vivere in bolle di sapone. Una situazione che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza”.
“Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli o sorelle? – ha chiesto Francesco ricordando la prima lettura, tratta dal libro della Genesi, che racconta la storia di Caino e Abele – Nessuno: tutti noi rispondiamo così. Ma Dio chiede a ciascuno di noi: dove è il sangue del tuo fratello che grida fino a me? Abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna”.
Di fronte alla tragedia dei migranti morti in mare, ”domandiamo al Signore che cancelli ciò che di Erode è rimasto anche nel nostro cuore”, ha detto Francesco. ”Domandiamo al Signore – ha aggiunto – la grazia di piangere sulla nostra indifferenza, sulla crudeltà che c’è nel mondo, in noi, anche in coloro che nell’anonimato prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada ai drammi come questo. Chi ha pianto oggi nel mondo?”.
“Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro – ha continuato -. Ritorna la figura dell’Innominato di Manzoni: la globalizzazione dell’indifferenza ci rende tutti ‘innominati’, responsabili senza nome e senza volto”.
fonte: Papa Francesco a Lampedusa: ”Morti in mare spina nel cuore” – Adnkronos Cronaca.