”Un’emozione grandissima”. L’abate Renato Carini, parroco della chiesa di san Pietro di Assisi, parla così della visita di Papa Bergoglio ieri in occasione della festa di san Francesco. ”L’emozione più grande è stata all’inizio quando ha abbracciato e baciato i 120 ragazzi dell’Istituto Serafico” dice l’abate Carini. E poi ”il pranzo e l’incontro con i poveri, una scelta sua di rispetto dell’uomo andando incontro ai più poveri”.
Il Papa, sottolinea l’abate Carini, nelle sue parole è ”sempre semplice e genuino. Ne ha dette veramente di toccanti, anche per noi sacerdoti, come il partire dalla Parola, la sua insistenza sul camminare insieme, camminare non solo per se stessi ma per fare missione, per annunciare la gioia della fede. Il discorso ai sacerdoti è stato di una chiarezza molto profonda. Un altro pensiero che ha espresso e che esprime è che la Chiesa non è fatta da preti, suore e vescovi, ma da tutti i battezzati”. Questa ”è una mentalità che davvero dovremmo cambiare”.
A colpire il parroco della chiesa di san Pietro è anche la ”resistenza” di Papa Bergoglio con i giovani: ”Ammiro la sua resistenza, sono suo coetaneo e quindi so cosa significa. Una giornata così intensa eppure con l’attenzione verso tutti, dai piccoli specialmente, gli ammalati. Ma anche con quegli spunti pastorali che indicano davvero che non è un Papa vissuto a tavolino”.
La bellezza di Francesco è anche nelle risposte: ”Talvolta possono essere ironiche ma sempre con una motivazione forte. Come per noi preti, sulle omelie interminabili e noiose. In un certo senso pungente ma sempre con il sorriso”.
fonte: Papa ad Assisi, il parroco della chiesa di san Pietro: ”Un’emozione grandissima” – Adnkronos Cronaca.