Celebrati questa mattina alle 9:30 nella chiesa Santa Luisa di Marillac i funerali di Agnese Piraino Leto, la vedova del giudice Paolo Borsellino morta domenica mattina a 71 anni, dopo una lunga malattia.
“Agnese nell’ultimo incontro avvenuto prima di Pasqua mi confidò di volere sapere quale fosse la verità sulla morte di Paolo. Dobbiamo chiedere perdono al Signore per le cose che ancora non sappiamo e lavorare per costruire una società degna di essere vissuta”. Così l’officiante dei funerali di Agnese Borsellino, don Cosimo Scordato, che era anche il suo confessore. Nel corso dell’omelia ha ribadito che la vedova del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio “è stata una roccia salda, ha dato tutto se stessa nella sua vita”.
Nelle prime file il presidente del Senato Pietro Grasso, il vicepremier Angelino Alfano, il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, il vicecapo della polizia Alessandro Marangoni, il prefetto Umberto Postiglione, il presidente del tribunale di Palermo Leonardo Guarnotta, il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo e tanti altri magistrati, alcuni dei quali molto legati alla signora Agnese.
Unanime il cordoglio delle istituzioni, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha inviato un messaggio alla famiglia Borsellino, alla Presidente della Camera Laura Boldrini.
“Perdiamo una grande donna, una grande madre, una persona che ha voluto fino all’ultimo verità e giustizia testimoniando anche in tutti i processi in cui è stata chiamata e con tutti i magistrati che hanno continuato le indagini”. Lo ha detto il presidente del Senato, arrivando in Chiesa. “E noi per continuare la sua memoria dobbiamo continuare a cercare verità e giustizia”, ha aggiunto.
Affissi nella notte numerosi striscioni a Palermo. “Agnese e Paolo sono di nuovo insieme” firmato “Comunità Militante Palermo”: con questa frase i giovani di destra, provenienti dalle organizzazioni giovanili e universitarie di An e promotori della tradizionale fiaccolata del 19 luglio in memoria di Paolo Borsellino, “hanno voluto rendere omaggio alla moglie del magistrato ucciso dalla mafia”. Gli striscioni sono apparsi in diverse zone della città e uno in Via Cilea davanti all’abitazione della famiglia Borsellino.