Pakistan, guai a chi canta: la musica condannata a morte dai Talebani

gulzar_alam--400x300Da anni in Pakistan la musica tenta di resistere all’estremismo, spesso è ‘caduta’ e si è rialzata forte di una cultura che vuole resistere alle minacce, aumentate con il rafforzamento negli ultimi anni del movimento dei Talebani del Pakistan e di altri gruppi estremisti. Quella di Gulzar Alam, maestro della musica tradizionale pashtu famoso tra i pashtun di tutto il mondo, è una delle tante tristi storie che arrivano dal mondo della musica tradizionale pakistana. Alam, ricorda il Wall Street Journal, non si esibisce più in un pubblico da quasi due anni.

”Se fanno saltare in aria le moschee, se colpiscono i funerali, possono anche far saltare in aria un concerto – dice il cantante 58enne originario di Peshawar, nel turbolento nordovest del Pakistan – La paura è qui”. La sua città è spesso teatro di attacchi e violenze che, tra le varie conseguenze, rischiano di distruggere un altro pezzo di cultura pakistana che nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa ha una tradizione di diversi secoli.

I Talebani attivi in Pakistan e altri gruppi di estremisti sono spesso ricorsi alla violenza per mettere a tacere cantanti e musicisti. Hanno fatto saltare in aria, tra l’altro, centinaia di negozi di musica e dvd. A Peshawar i ‘problemi’ per i musicisti sono iniziati più di dieci anni fa e poi sono peggiorati con il rafforzamento dei gruppi estremisti.

Alam lo scorso anno è stato investito da un fuoristrada a Quetta e a ricordargli quell”incidente’ c’è sempre un bastone su cui si appoggia per camminare. Alcune ambasciate di Paesi occidentali e gruppi per la difesa dei diritti umani gli hanno offerto aiuto per ottenere asilo all’estero, ma Alam ha scelto di restare a Peshawar e nonostante si sia inventato un nuovo lavoro, produrre musica per una tv locale, per lui i ‘guai’ non sono mai finiti.

 

fonte: Pakistan, guai a chi canta: la musica condannata a morte dai Talebani – Adnkronos Esteri.