Gli organizzatori della manifestazione parlano di 100mila partecipanti. E’ di 30mila al momento la stima delle forze dell’ordine. Presenti in coda al corteo alcuni gonfaloni, tra i quali quelli del Comune di Napoli, di Agerola e di Caivano. Tanti gli striscioni, alcuni dei quali accompagnati dalle foto di persone, in molti casi bambini, stroncati dal tumore.
In testa al corteo don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano volto tra i più noti del coordinamento dei comitati impegnati nella lotta ai roghi di rifiuti tossici. Presenti anche l’oncologo Antonio Marfella, il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano e il cantante Nino D’Angelo.
Tante le adesioni delle associazioni, da Legambiente al Wwf. Francesco Ferrante, uno dei fondatori di Green Italia, in piazza a Napoli, chiede di ”rendere pubblica e aggiornare l’attività di mappatura e censimento dei siti contaminati” e di ”accelerare sul Registro Tumori della Regione Campania”.
Sostegno anche dalla Curia di Napoli, con il cardinale Crescenzio Sepe che sottolinea l’intento della manifestazione del “raggiungimento del bene comune e della dignità delle persone”.
In piazza “per ridare speranza ai semplici” per “essere accanto a chi soffre” e “per assicurare il futuro ai figli”. E’ il senso della manifestazione spiegato da don Maurizio Patriciello. “I campani sono stanchi di soprusi e menzogne, imbroglioni e ladroni, incapaci e furboni”, avverte.