Un’ode alla rinascita. Un viaggio attraverso il dolore per ritrovare la positività. Così Gianna Nannini definisce il senso di “Inno”, il nuovo album che esce il 15 gennaio di cui il singolo “La fine del mondo” è già in vetta alle classifiche radiofoniche.
Dodici brani inediti ispirati alla celebrazione della vita che, come l’amore, arriva e passa. Quasi un’eredità raccolta da Elsa Morante, capace di esprimere sentimenti ed emozioni che rendono gli uomini liberi.
Ad affiancare la cantautrice senese nella stesura dei testi, oltre ai collaboratori di sempre, Pacifico e Isabella Santacroce, anche Tiziano Ferro che firma “Nostrastoria”.
Inoltre un cast internazionale per le musiche, registrate a Londra tra il Rak e gli Abbey Road Studios, che hanno visto la partecipazione di Wil Malone, produttore di Black Sabbath, Iron Maiden e dei Verve, di Christian Eigner e Peter Gordeno dei Depeche Mode e di Francys Hylton, bassista degli Incognito.
L’uscita del cd sarà seguita da un tour che partirà il 12 aprile da Roma per toccare i palazzetti e le arene delle principali città italiane.
Ma prima del debutto, la Nannini attende l’esito della partecipazione di Marco Mengoni alla prossima edizione del Festival di Sanremo. L’ex vincitore di X-Factor porterà infatti un brano firmato dalla cantautrice senese. “Parteciperei volentieri anche come cantante – dice la Nannini -. Se Fazio mi invitasse non avrei davvero nessun problema a dirgli ‘sì”.