Monti: ”Eurobond non più tabù. Da vertice Ue passo verso crescita”

”Il vertice Ue di fine giugno ha rappresentato un passo avanti per un’Europa come noi la vogliamo: più orientata alla crescita, stabile e solidale”. E ”porre la crescita come obiettivo ha anche un valore dal punto di vista politico a livello europeo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, parlando al Senato.

“Possiamo dirci soddisfatti per il risultato ottenuto dal Consiglio europeo” ha affermato il premier. E’ stato “sottoscritto l’accordo per la crescita”, un patto, ha ricordato, che “mobiliterà 120 miliardi di euro, al servizio di investimenti e occupazione, in particolare di giovani e donne”.

”In passato la parola crescita faceva fatica a trovare spazio nei documenti dell’Ue” ha osservato Monti, sottolineando inoltre che al vertice Ue si è registrata una ”decisiva inversione di rotta rispetto a un passato fatto di risposte politiche tardive e insufficienti”.

Il Consiglio europeo di Bruxelles ha anche affrontato ”questioni che fino a qualche tempo fa erano considerate un tabù, come l’emissione degli eurobond” ha rilevato il professore.

Parlando poi dei mercati, il premier ha avvertito che ”non sono i perfetti misuratori dei progressi fatti dai singoli Paesi” e che ”non vanno né demonizzati né angelizzati”.

Quanto alle obiezioni di Finlandia e Olanda sull’antispread, ”cercheremo di sormontarle” ha assicurato. Secondo il presidente del Consiglio il percorso verso l’adozione dei meccanismi di stabilizzazione dell’area euro ”assolutamente non è finito perché da questa dichiarazione al vertice Ue importante, articolata ma ancora di massima adottata, bisognerà passare alla formulazione nell’Eurogruppo del 9 e forse del 20 luglio, per cristallizzare e consolidare il tutto”. Monti ha quindi spiegato che ”Finlandia e Olanda hanno una certa sofferenza verso questi meccanismi di stabilizzazione e hanno delle obiezioni che cercheremo di sormontare”.

Infine un auspicio: ”Spero che nei pochi mesi che rimangono, fino alla primavera del 2013 naturalmente, il governo potrà interagire con il Parlamento, con il vostro appoggio e la vostra fiducia tra fronte italiano e fronte europeo”. E ”speriamo che questo avvenga in una prospettiva più serena nei prossimi tempi”.

”Io so quanto sia importante, e lo dico al di fuori di ogni dovere formale, lo stimolo, l’appoggio e l’incoraggiamento che il Parlamento ci ha dato” ha evidenziato il premier riconoscendo il ‘mandato pieno’ ricevuto dal Parlamento per far sentire la sua voce in Europa e cogliendo l’occasione per fare una battuta sull’invito che alcuni partiti (in questo caso il Pdl) gli hanno fatto (”Vada in Europa e batta i pugni sul tavolo”).

”Ricordo alcune voci del Parlamento che ho capito che esprimevano in modo ipersemplificato il sentimento quando dicevano di ‘picchiare i pugni sul tavolo’. Se questo significa costruire un’azione diplomatica serrata e costante, creare occasioni di incontri come quello tra i quattro principali Paesi dell’Eurozona a Roma, e poi anche fare queste riserve al momento opportuno – ha precisato riferendosi al veto posto giovedì sera sulla crescita – credo di aver interpretato anche nel metodo il pensiero e l’orientamento del Parlamento”.

fonte: Monti: ”Eurobond non più tabù. Da vertice Ue passo verso crescita” – Adnkronos Politica.