Il single che va in un Paese ad alto tasso di turismo sessuale minorile deve diventare “a tutti gli effetti un sorvegliato speciale” ed essere seguito “in tutti gli spostamenti” che fa nel luogo in cui arriva. Alessandra Mussolini, senatrice Pdl, già presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, ammette che la proposta possa essere tacciata di “illiberalità” ma “l’emergenza c’è”, dice, come dimostra anche l’ultimo episodio registrato dalla cronaca di un sessantenne che viveva da anni con un bambino thailandese, sostenendo, contro il vero, di essere il padre naturale.
“La legge c’è, ma il problema è che ci sono anche gli orchi – evidenzia all’Adnkronos Mussolini – Uno che arriva a prendere un bambino come ‘merce’ dovrebbe andare in galera di filato”. E, invece, spesso, per dirla con la senatrice Pdl, “scatta un cortocircuito: la magistratura concede attenuanti, permessi premio e dopo un po’ l’orco esce di prigione. La discrezionalità del giudice nel comminare le pene vanifica la legge”.
Da qui la proposta di Mussolini: “E’ necessario allertare le agenzie di viaggio quando si imbattono in uomini single, magari di una certa età, che vanno in questi Paesi ad alto tasso di turismo sessuale. Dovrebbero segnalare questi casi, in maniera tale che vengano rafforzati i controlli”. Necessaria poi secondo l’esponente del Pdl una task force tra i ministeri degli Esteri, Interni e Giustizia perché, come dice, “le leggi ci sono ma non c’è un controllo efficace. E allora tutto si vanifica”.
Marco Strano, criminologo ed esponente Ugl della Polizia, evidenzia che combattere il turismo sessuale a danno dei minori non è affatto semplice: ci si deve scontrare con la burocrazia, con le norme farraginose spesso diverse da paese a paese e “non sempre la collaborazione a livello internazionale è garantita”. “La difficoltà maggiore – spiega il poliziotto all’Adnkronos – è che, trattandosi di investigazioni repressive e preventive, rendono necessaria una collaborazione fra tutte le parti in causa. Il diritto internazionale, poi, vincola e lega parecchio la nostra attività e negli anni devo dire che non c’è stata grande collaborazione”.