Milano saluta Garofalo, simbolo antimafia Folla in piazza tra bandiere e segnalibri

SAMSUNGSi è concluso poco dopo le 12 il funerale pubblico celebrato a Milano di Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa nel novembre del 2009 nel capoluogo lombardo. La bara con i resti di Lea Garofalo è stata trasportata dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, dal presidente di Libera don Luigi Ciotti, dal direttore de ‘La Stampa’ Mario Calabresi, da Nando Dalla Chiesa e da due parenti delle vittime.

Il feretro della testimone di giustizia ha lasciato così una piazza Beccaria gremita da migliaia di persone che portavano in mano mazzi di fiori con i colori dell’associazione Libera (“dono di Lea”, come ha spiegato don Ciotti, ndr), il segnalibro con il volto di Lea (“dono di Denise”, la figlia di Lea Garofalo) e tantissime bandiere anche queste del colore di Libera che trasmettevano un messaggio preciso: “Vedo, sento, parlo”.

Durante la cerimonia pubblica la figlia di Lea, Denise Cosco, (che non si vede, né può essere vista: vive da anni sotto protezione), dal palazzo comunale che ospita i vigili, ha lanciato alla piazza un messaggio: “Ciao a tutti per essere venuti qui oggi. Grazie di cuore per me questo è un giorno triste la forza -ha detto commossa rivolta alla bara della madre esposta in piazza – me l’hai data tu: se è successo tutto questo l’hai fatto solo per il mio bene e io non smetterò mai di ringraziarti. Ciao mamma”.

E’ stato poi letto il messaggio che Lea, poco prima di morire, aveva scritto al capo dello Stato Giorgio Napolitano. Una lettera che non ha mai potuto spedire e nella quale chiedeva aiuto per sé e per quanti lottavano per la giustizia. “Sono un mamma disperata, allo stremo delle sue forze. Oggi mi trovo con mia figlia lontana da tutto e da tutti. Sono sola. Ho perso tutto – scriveva Lea nella lettera-. Sapevo a cosa andavo incontro e ora non posso cambiare il corso di questa mia triste storia. Con questa mia richiesta di aiuto vorrei che lei rispondesse alle decine di persone che si trovano nelle mie stesse condizioni. La prego ci dia un segnale di speranza. Abbiamo bisogno di aiuto”.

 

fonte: Milano saluta Garofalo, simbolo antimafia Folla in piazza tra bandiere e segnalibri – Adnkronos Cronaca.