In Florida Steven Alan Locasio ha chiamato la polizia per la restituzione di piantine di marijuana che gli agenti avevano sottoposto a sequestro, finendo così in prigione. In realtà l’uomo è stato vittima di un tranello delle forze dell’ordine, che avevano individuato da tempo la sua piantagione, ma non il coltivatore. La polizia ha così sottratto le piantine, lasciando un biglietto che diceva più o meno “Grazie per le piante. Se le rivuoi indietro chiama per il prezzo.†Steven ci è cascato in pieno e ha chiamato il numero accettando di incontrare i “sequestratoriâ€, che però lo hanno arrestato al momento dell’incontro tenedosi pure le piante. Oltre il danno, la beffa!
In Oregon, Calvin Hoover ha chiamato la polizia per denunciare che, mentre pranzava in un autogrill, qualcuno aveva si era intrufolato nel suo furgone e aveva rubato dei contanti, la sua giacca, e una “piccola quantità di marijuanaâ€. Il bello è che, non soddisfatto, ha anche fatto una seconda chiamata di sollecito. Gli agenti però hanno riferito che dalla telefonata si capivano solo tre cose: che Calvin era decisamente ubriaco (o drogato), che era alla guida di qualche veicolo, e che aveva dovuto prendersi diverse pause nella telefonata… per vomitare. La vicenda si è così conclusa con l’arresto di Hoover per guida in stato di ebbrezza.
Della serie: si consiglia un’abbondante colazione a base di pane e volpe.
Fonte: le telefonate piu’ strane ricevute dalla polizia in tema di marijuana! |.