India, trovato impiccato nella sua cella uno degli accusati dello stupro di gruppo

INDIA-NEW DELHI-RAPE-PROTESTUno degli uomini accusati dello stupro di gruppo che ha provocato la morte della 23enne studentessa indiana è stato trovato impiccato nella sua cella. Secondo quanto riportano i media indiana si tratta di Ram Singh, il 33enne autista dell’autobus dove il 16 dicembre scorso l’uomo insieme ad altri sei ha aggredito e stuprato la giovane che poi è morta due settimane dopo nell’ospedale di Singapore dove era stata ricoverata.

Il caso ha provocato in India un’ondata di proteste contro le violenze ai danni delle donne che ha spinto ad un’azione da parte del governo. Riguardo alla morte del detenuto, le autorità carcerarie indiane hanno stabilito, dopo una prima inchiesta, che Singh si è suicidato. Lo ha reso noto il portavoce della prigione dove era detenuto.

“Ha usato la grata del soffitto ed è salito su un secchio per impiccarsi”, ha detto il portavoce, Sunil Gupta, affermando che non vi sono sul corpo segni di lotta o di una possibile arma ed assicurando comunque che verrà affettuata un’autopsia ed un’indagine più approfondita.

Il padre e l’avvocato di Singh sostengono che l’uomo – che divideva la cella con altri tre detenuti – sia stato assassinato. I media locali riportano che le autorità del carcere avevano messo l’uomo sotto sorveglianza perché aveva manifestato segni di depressione.

 

fonte: India, trovato impiccato nella sua cella uno degli accusati dello stupro di gruppo – Adnkronos Esteri.