In Afghanistan la festa della donna è un viso senza burqa

burqa_volto_svelato_afghanistan--400x300La festa dell’8 marzo in Afghanistan ”è un burqa che si solleva”, scoprendo il viso e facendolo emergere dalla tradizionale ‘prigione’ di stoffa che nasconde completamente le donne dagli sguardi altrui. Roberta Candusso, capitano della riserva selezionata, in Afghanistan con il contingente italiano della missione multinazionale Isaf, vive quest’anno una ricorrenza particolare.

”In quest’ultimo periodo -dice all’Adnkronos- il Paese è molto cambiato, anche grazie all’impegno delle forze multinazionali. Le donne oggi trovano il coraggio di esprimersi, hanno un ruolo più attivo nella società e in qualche caso sono andate ad occupare dei ruoli-chiave. Ad Herat, ad esempio -ricorda- il procuratore generale è una donna”. In occasione della ricorrenza è stato inaugurato dai militari italiani un lungo viale, costruito da maestranze locali, per facilitare l’accesso al ‘Giardino delle donne’, luogo di aggregazione delle donne di Herat.

La celebrazione dell’8 marzo ”è molto sentita anche in Afghanistan. Gli uomini sono soliti fare regali per questa ricorrenza, oggi i primi auguri li ho ricevuti dagli afghani, solo dopo dagli italiani”, aggiunge divertita Roberta Candusso, che attualmente dirige ‘Radio Bayan West’, l’emittente del Comando regionale Ovest della missione Isaf guidato dal generale Manlio Scopigno, comandante della brigata Sassari.

 

fonte: In Afghanistan la festa della donna è un viso senza burqa – Adnkronos Esteri.