Ilva, si dimette il Cda. Via anche l’ad Zanonato: “Garantire salute e lavoro”

ilva_Stabilimento_fotosito--400x300Si terrà lunedì, nel pomeriggio, un primo incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e l’amministratore delegato dell’Ilva Enrico Bondi. E’ quanto apprende l’Adnkronos. Il ministro Zanonato ha invitato all’incontro il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola che ha sentito telefonicamente. Secondo quanto si apprende da fonti governative, il ministro ha intenzione di incontrare nei prossimi giorni anche i sindacati sul dossier Ilva.

Sul fronte dell’Ilva è stata una giornata convulsa. Il consiglio d’amministrazione ha rassegnato le dimissioni. Lo ha reso noto la stessa azienda, dopo una riunione di circa tre ore a Milano, precisando che le dimissioni avranno effetto dalla data dell’assemblea dei soci che il consiglio ha convocato per il “giorno 5 giugno alle ore 9″. ”Vista la gravità della situazione – si legge in una nota – e incidendo il provvedimento di sequestro anche sulla partecipazione di controllo di Ilva, detenuta da Riva Fire, i Consiglieri Bruno Ferrante, Enrico Bondi e Giuseppe De Iure hanno presentato le dimissioni dalle rispettive cariche con effetto dalla data dell’Assemblea dei Soci, che il Consiglio ha convocato per il giorno 5 giugno ore 9, ponendo all’ordine del giorno la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione”.

L’azienda ha annunciato che impugnerà il sequestro. “Il consiglio di amministrazione di Ilva ha esaminato oggi il provvedimento del gip di Taranto del 22 maggio corrente e ha dato mandato ai propri legali di impugnarlo nelle sedi competenti”. “L’ordinanza dell’autorità giudiziaria colpisce i beni di pertinenza di Riva Fire e in via residuale gli immobili di Ilva che non siano strettamente indispensabili all’esercizio dell’attività produttiva nello stabilimento di Taranto – prosegue l’azienda -. Per tali motivi il provvedimento ha effetti oggettivamente negativi per Ilva, i cui beni sono tutti strettamente indispensabili all’attività industriale e per questo tutelati dalla legge n.231 del 2012, dichiarata legittima dalla Corte Costituzionale”.

Per il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato è importante “evitare che si creino condizioni che rendano ”impossibile” la realizzazione degli investimenti necessari a dare attuazione all’Aia”. Il ministro rileva che ”il Governo è impegnato a far sì che i due diritti fondamentali alla salute e al lavoro, tutelati dalla Costituzione possano essere ambedue garantiti ai cittadini e ai lavoratori di Taranto e degli altri siti produttivi Ilva. Per questo nei rispettivi ruoli tutte le istituzioni, nessuna esclusa, e la stessa direzione dell’Ilva sono chiamate in questo momento a una forte assunzione di responsabilità verso il Paese”.

 

fonte: Ilva, si dimette il Cda. Via anche l’ad Zanonato: “Garantire salute e lavoro” – Adnkronos Cronaca.