Il personaggio: ‘padre Pepe’, il sacerdote delle villas di Buenos Aires

PadrePepe_fotoMeetingRimini--400x300Cinquat’anni, origini calabresi, e una vita passata ad aiutare gli ultimi nelle baraccopoli di Buenos Aires. Stretta la collaborazione che è diventata una lunga amicizia con l’allora vescovo Bergoglio.

José Maria di Paola, conosciuto da tutti affettuosamente come ‘padre Pepe’, vive in una delle villas miserias, le favelas della capitale argentina. Opera tra poveri ed emerginati nel segno di una missione sacerdortale vissuta fino in fondo. Come racconta lui stesso ai microfoni di Radio Vaticana in una intervista rilasciata in occasione della sua partecipazione al Meeting di Rimini e pubblicata sul sito dell’emittente ad agosto. ”Viviamo vicino alla gente e la accompagniamo nella sua vita e nel suo lavoro. E’ un lavoro sia spirituale che sociale: le due cose vanno insieme”, spiega padre Pepe raccontando il suo impegno con i poveri e contro la droga (”facciamo un lavoro di prevenzione e recupero, con un certo spirito tipico di don Bosco”).

Per il sacerdote, il Pontefice ”continua a essere Bergoglio – racconta all’emittente -. Le azioni che ha compiuto a Buenos Aires adesso vediamo con gioia che le compie per la Chiesa nel mondo”.

Così, dopo Rimini, padre Pepe è andato a Roma proprio per essere ricevuto dal suo vescovo, ora Pontefice. Con sé una valigia piena di missive e oggetti destinati a Francesco che la gente della villa ha voluto recapitare tramite lui al suo Papa.

A rafforzare il loro legame anche una piccola rivalità di natura calcistica. Tanto che, in occasione della visita in Vaticano, José Maria di Paola ha consegnato al Pontefice la maglietta dell’Atletico Huracàn, rivale del San Lorenzo (squadra del Santo Padre). ”Ho portato al Papa la maglietta della squadra ‘migliore’…”, ha scherzato ai microfoni di Radio Vaticana.

 

fonte: Il personaggio: ‘padre Pepe’, il sacerdote delle villas di Buenos Aires – Adnkronos Cronaca.