Il Papa chiude l’Anno della fede: accogliere la centralità di Gesù nella propria vita

papa_fede--400x300”Le Letture bibliche che sono state proclamate hanno come filo conduttore la centralità di Cristo. Cristo centro della creazione, Cristo centro del popolo, Cristo centro della storia”. Con queste parole Papa Francesco ha chiuso oggi l’Anno della fede, aperto l’11 ottobre 2012 da Benedetto XVI “al quale va ora il nostro pensiero pieno di affetto e riconoscenza per questo dono che ci ha dato”.

Ricorda infatti Bergoglio: “Con tale provvidenziale iniziativa, egli ci ha offerto l’opportunità di riscoprire la bellezza di quel cammino di fede che ha avuto inizio nel giorno del nostro Battesimo, che ci ha resi figli di Dio e fratelli nella Chiesa. Un cammino -ha ribadito il Santo Padre- che ha come meta finale l’incontro pieno con Dio, e durante il quale lo Spirito Santo ci purifica, ci eleva, ci santifica, per farci entrare nella felicità a cui anela il nostro cuore”

”Gesù è il centro della creazione -ha rimarcato Papa Francesco- e pertanto l’atteggiamento richiesto al credente, se vuole essere tale, è quello di riconoscere e di accogliere nella vita questa centralità di Gesù Cristo, nei pensieri, nelle parole e nelle opere. Quando si perde questo centro, perché lo si sostituisce con qualcosa d’altro, ne derivano soltanto dei danni, per l’ambiente attorno a noi e per l’uomo stesso”. ”Cristo è il centro della storia dell’umanità e di ogni uomo -ha proseguito Bergoglio – a Lui possiamo riferire le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di cui è intessuta la nostra vita. Quando Gesù è al centro, anche i momenti più bui della nostra esistenza si illuminano, e ci dà speranza, come avviene per il buon ladrone nel Vangelo di oggi”. ”Gesù pronuncia solo la parola del perdono, non quella della condanna; e quando l’uomo trova il coraggio di chiedere questo perdono, il Signore non lascia mai cadere una simile richiesta”.

 

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