IL NAPOLI SI RISIEDE AL TAVOLO SCUDETTO

da www.informazione.campania.it

Il pareggio con il Milan, squadra sull’ orlo di una crisi di nervi, che sembra però recuperare le forze nell’ epica vittoria contro la Juve in quest’ultima giornata di campionato, non mette di buon umore Mazzarri ed il suo undici, che ancora una volta si trovano a dover affrontare la patita della “rivalsa”.

A portare entusiasmo e a far prevalere un clima goliardico negli spogliatoi, però, c’è la vittoria in Europa league e la garanzia della qualificazione.

Ed allora tutto con i bagagli alla mano per l’imbarco della nave che dal golfo di Napoli attracca al porto di Cagliari.

La partita sembra essere abbastanza equilibrata nei primi minuti di gioco, non i sono palle gol, né palle inattive particolarmente pericolose.

Al 6° minuto l’arbitro, Giannoccaro, attribuisce il primo cartellino giallo a Blerim Dzemaili.

Ecco il Cagliari con Avelar che cerca il gol ma non trova lo specchio della porta all’ 11, ed al 14° di nuovo Cagliari, stavolta con Nene ad intimidire De Sanctis.

L’impatto alla partita della compagine partenopea non è dei migliori: l’attacco è quasi completamente assente.

Finalmente Napoli: clamoroso il palo di Lorenzo Insigne al 22°, che illude Napoli ed i napoletani presenti all’ Is Arenas.

Al 32° ancora Insigne, autore di una pericolosa incursione che non trova, di nuovo, concretizzazione.
Buone, però, le idee di Insigne, che acquista sempre più fiducia in Walter Mazzarri, è difficile, però, sbalordire senza alcuna coadiuvazione: c’è poco Napoli nella metà campo cagliaritana.

Mazzarri si comincia a scaldare sulla panchina azzurra, il centrocampo è assente e Zuniga non regge bene nei contrasti.

E’ proprio Zuniga, poi al 39°, a portare avanti il Napoli, creando una nuova palla gol che non trova la sua miglior risoluzione.

Grande brivido a fine primo tempo con il sinistro di Avelar che sfiora la porta.

Ritornano le squadre in campo ed al 5° minuto del secondo tempo subito Napoli con Blerim Dzemaili, che prova il tiro da fuori area, e Zuniga che, dal fondo, predilige un 1-2 con Inler per poi provare il tiro al limite dell’area. Entrambe le palle sono deviate dalla difesa avversaria.

Grande occasione per Nainggolan al 10° minuto che ci prova col sinistro, la palla finisce di poco sulla traversa.

Arrivano direttive dalla panchina, le lamentele di Walter Mazzarri fanno sempre riferimento a Juan Camilo Zuniga. Comincia a scaldarsi Andrea Dossena (andrà a sostituire il colombiano?).

Continue le pericolose incursioni di Nainggolann, che gioca a tutto campo, ad infastidire le fila partenopee.

17°: Periolosa la punizione per il Cagliari: Avelar, Conti e Nene sul pallone. La tira Nene, la barriera partenopea si apre, la palla finisce comunque fuori.

Al 19° Mesto subentra a Maggio che fin’ora non aveva vantato una delle sue migliori prestazioni, mancando di forza nei contrasti e di lucidità negli affondi ed in fase di impostazione.

C’è la forte necessità di concretizzare, questa partita non può non finire con una vittoria per la compagine azzurra, così Mazzarri decide di dare un taglio più offensivo al suo undici ed al 22° Eduardo Vargas subentra a Dzemaili, già ammonito.

Appena entrato Vargas propone uno straordinario colpo di testa sul corner, ma la sfortuna incombe sul ragazzo che non ha la meglio su Agazzi.

Al 27° finalmente la concretizzazione partenopea ad opera di Marek Hamsik, sempre più protagonista, sempre più fondamentale. L’assist è di Insigne, altro protagonista incontrastato della partita.

35°: Ibarbo subentra ad Ekdal, stanco, uno dei cagliaritani che hanno creato più problemi all’ undici di Walter Mazzarri.

Ancora una sostituzione, per le fila del Napoli stavolta, subentra Dossena a Lorenzo Insigne, anch’egli stanco e reduce, inoltre, da infortunio.

E’ tempo di sostituzioni, di provare il tutto per tutto da un lato, per chiudere la partita, dall’altro per cercare di recuperare, di ottenere almeno un pareggio. Così, al 38° Pablo Cepellini entra per sostituire Thiago Ribeiro.

Mancano cinque minuti più il recupero, non sarà facile tentare di recuperare il risultato da parte della compagine cagliaritana. Nel frattempo pesa, per i partenopei, l’uscita di Insigne, bravo nel mantenere palla.

Nene esce, entra Dessena al 42°. E’ stata una partita combattuta, la stanchezza si fa sentire e non permette agli assi delle due compagini di garantire le loro migliori prestazioni.

Al 44° bella la punizione del Cagliari, ma c’è De Sanctis sicuro con i pugni. Il Cagliari è agguerrito, ha quattro minuti per cambiare la partita. Seguono una serie di palle gol per i sardi, di concretizzazione non c’è ombra: si vede solo un De Sanctis più motivato e più sicuro che mai.

Il Napoli torna a sedersi al tavolo dello scudetto e si prepara al match casalingo con il Pescara, compagine dalla non altissima quotazione.

CAGLIARI-NAPOLI 0-1
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini (38′ st Ibarbo), Ariaudo, Avelar; Ekdal, Conti, Nainggolan; Thiago Ribeiro (39′ st Ceppelini); Sau, Nenè (43′ st Dessena).
A disp.: Avramov, Del Fabbro, Perico, Casarini, Eriksson.
Allenatore: Pulga-Lopez.

Napoli (3-5-2):De Sanctis 6; Gamberini 6, Cannavaro 6, Britos 6.5; Maggio 5 (20′ st Mesto 6), Behrami 6, Inler 6, Dzemaili 5 (23′ st Vargas 6), Zuniga 6; Hamsik 7, Insigne 6.5 (38′ st Dossena SV).
A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Aronica, Uvini, Donadel, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri.

Arbitro:Giannoccaro.

Marcatori: 28′ st Hamsik.

Ammoniti: Sau, Rossettini, Avelar (C), Dzemaili (N).

Lorenza Anceschi