“I funzionari doganali cinesi hanno trovato batteri coliformi che superano i limiti e abbiamo deciso di fermare le vendite di questi dolci in tutti i mercati”, ha detto la portavoce Ikea Ylva Magnusson, che ha aggiunto che il fornitore Almondy ha testato la stessa partita di dolci e non ha trovato la presenza di E. coli o batteri intestinali umani.
Magnusson ha chiarito che la società sta prendendo la situazione molto sul serio e sta tracciando la partita per vedere se i dolci possano essere finiti in altri ristoranti Ikea.
L’ufficio quarantena di Shanghai ha annunciato di aver distrutto anche 2,7 tonnellate di barrette al cioccolato Nestlè e crema al formaggio della Kraft, a seguito di controllo di qualità. Secondo quanto sostenuto dalle autorità cinesi – riporta il ‘Washington Post’ – il cioccolato Nestlè mandato al macero conteneva una quantità eccessiva di sorbitolo, dolcificante che può provocare problemi intestinali.