Folla e commozione a Palermo per i funerali di Carmela Petrucci, lastudentessa liceale uccisa venerdì scorso dall’ex fidanzato della sorella Lucia, rimasta gravemente ferita. Quando arriva la bara bianca con il corpo della ragazza esplode l’applauso delle migliaia di persone riunite nella piazzetta davanti alla chiesa di Sant’Ernesto dove si è celebrato il rito funebre, officiato dall’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. L’ingresso è stato vietato a telecamere e fotografi.
Tra i numerosi fiori anche il cuscino inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che conferirà alla memoria di Carmela una medaglia d’oro al valor civile. Ad annunciarlo questa mattina a Palermo è stato il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. “E’ morta per difendere la sorella – ha detto il ministro – non è una vittima di mafia ma riceverà alla memoria la medaglia d’oro per il suo atto eroico”. Il ministro ha incontrato nel capoluogo siciliano gli studenti ai quali ha fatto osservare un minuto di silenzio in ricordo di Carmela: “Una ragazza come voi morta per difendere la sorella”.
E oltre duemila persone, soprattutto studenti, hanno partecipato ieri sera alla fiaccolata organizzata a Palermo in ricordo di Carmela. Il corteo è partito poco prima delle 21.30 dal liceo Umberto, la scuola frequentava Carmela, per concludersi dopo circa due ore davanti all’abitazione della vittima in via Uditore 14, dove la ragazza è stata uccisa. In prima fila unostriscione bianco enorme con la scritta: “100 a scuola, 100 nella vita… per sempre”. Inoltre i compagni di Carmela indossavno una maglietta bianca con la frase di una canzone di Ligabue: “Ti sento… nell’aria che è cambiata”, la sua frase preferita. Qualche momento di tensione con gli operatori tv, fotografi e giornalisti definiti dai giovani “sciacalli”.