“E’ una vittoria della cultura laica e un’affermazione dei diritti delle persone che vorrebbero avere un figlio”, prosegue Gallo insieme all’avvocato Nicolo’ Paoletti, difensore della coppia Costa-Pavan, i coniugi portatori sani di una malattia genetica che lamentavano di non poter ricorrere allo screening embrionale per la fecondazione in vitro.
“Il rigetto della difesa da parte del Governo della legge 40 – proseguono gli avvocati – conferma l’orientamento delle Corti internazionali che avevano gia’ condannato l’Italia con decisione all’unanimita’ e della Corte interamericana dei diritti dell’uomo che lo scorso dicembre ha stabilito che l’accesso alla fecondazione assistita rientra tra i diritti umani meritevoli di tutela”.
Attualmente “solo le coppie infertili hanno accesso a trattamenti di procreazione medicalmente assistita e possono chiedere di conoscere lo stato di salute dell’embrione. Da oggi anche a tante coppie fertili sara’ possibile accedere a queste tecniche e non trasmettere gravi malattie di cui esse sono portatrici – proseguono – Cosi’ e’ stata eliminata una dolorosa discriminazione nell’accesso alle cure. Oggi ancor piu’ il futuro Parlamento non potra’ piu’ ignorare i diritti di tante persone e non cancellare la legge 40”.
fonte: Fecondazione, Corte Strasburgo respinge ricorso del Governo a difesa legge 40 – Adnkronos Cronaca.