Esce ‘Amo’, Renato Zero guarda negli occhi l’Italia e fa il tifo per i giovani

zero_renato3_ufs--192x144I 60 sono superati da un po’, la sua voce è la stessa di sempre, incisiva, solida, potente. La sua anima di più. Renato Zero è tornato a condividere se stesso col mondo attraverso le sue canzoni. E questo album ‘Amo’ (I° Capitolo) è più che mai un racconto ‘nudo’ nel quale guarda in faccia l’uomo che è stato e che è oggi; ringrazia tanti straordinari compagni di viaggio, come Lucio Dalla, “grande ispiratore” o la sua portinaia Angelina che ha curato col sorriso i giorni bui della sua adolescenza. E guarda in faccia anche il suo Paese, un ‘Italia dove, “i bravi arrancano e crollano via via”, dove “il primo che si candida si abbuffa e scappa via”. Convinto però, Renato, come sempre, che “l’ottimismo cura e guarisce ogni malattia”.

L’ottimismo è nel suo Dna, si sa, forse perché (come ha raccontato ieri sera al Piper di Roma in occasione della presentazione alla stampa del suo disco) lui è nato un po’ in salita: “Quando venni al mondo – ha detto – soffrivo di anemia emolitica e mi dovettero cambiare il sangue. Per questo mi sono portato dietro una certa paura di vivere. Poi mi hanno rimesso in gioco, ma non l’ho chiesto io. E così sono nato due volte. Ma la vita non è quasi mai tua. Lo è se decidi di non sottostare alle regole”. Regole che spesso non sanno accogliere unicità e differenze e che si traducono, quindi, in “ipocrisia”, “falsa moralità”. E allora? “Chiedi di me”, canta Renato Zero nel primo brano che apre il disco. Una canzone coraggiosa e trascinante per il ritmo, per il fitto dialogo fra note e senso, per la scelta di essere in prima linea, pronto ad aiutare, soprattutto i più giovani, quando “la voglia va via”, quando “si spegne la fantasia”.

 

fonte: Esce ‘Amo’, Renato Zero guarda negli occhi l’Italia e fa il tifo per i giovani – Adnkronos Spettacolo.