L’ottimismo è nel suo Dna, si sa, forse perché (come ha raccontato ieri sera al Piper di Roma in occasione della presentazione alla stampa del suo disco) lui è nato un po’ in salita: “Quando venni al mondo – ha detto – soffrivo di anemia emolitica e mi dovettero cambiare il sangue. Per questo mi sono portato dietro una certa paura di vivere. Poi mi hanno rimesso in gioco, ma non l’ho chiesto io. E così sono nato due volte. Ma la vita non è quasi mai tua. Lo è se decidi di non sottostare alle regole”. Regole che spesso non sanno accogliere unicità e differenze e che si traducono, quindi, in “ipocrisia”, “falsa moralità”. E allora? “Chiedi di me”, canta Renato Zero nel primo brano che apre il disco. Una canzone coraggiosa e trascinante per il ritmo, per il fitto dialogo fra note e senso, per la scelta di essere in prima linea, pronto ad aiutare, soprattutto i più giovani, quando “la voglia va via”, quando “si spegne la fantasia”.