Caso Ragusa, fonti investigative confermano ritrovamento reperti Roberta

csrgssbt_web--400x300Fonti investigative di Pisa confermano il ritrovamento di reperti riconducibili a Roberta Ragusa, la donna di 45 anni scomparsa dalla sua abitazione di Gello (Pisa) la sera del 13 gennaio 2012. La vicenda potrebbe preludere a una svolta clamorosa nelle indagini, che vedono come indagato unico, al momento, il marito di Roberta, Antonio Logli, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Gli inquirenti si trincerano dietro il riserbo, e non precisano se i reperti siano oggetti personali, indumenti o resti umani. Mistero anche sul luogo in cui sarebbero stati ritrovati, anche se fonti parlano della pineta di San Rossore.

Ieri Tgcom 24 ha chiesto conferma del ritrovamento al procuratore di Pisa, Ugo Adinolfi, che si e’ limitato a rispondere: ”Non ho niente da dire su questo punto. Non so chi possa aver detto queste cose”. E’ agli atti dell’inchiesta anche la testimonianza dell’uomo che la sera della scomparsa di Roberta Ragusa vide il marito in auto vicino casa intorno a mezzanotte e mezza, e poi, alcuni minuti dopo, vide un uomo e una donna litigare e la donna lanciare grida disperate, poi udi’ un colpo, e un’auto mettersi in moto.

Una versione che smentirebbe quella fornita da Logli, che ha raccontato di essere rimasto in casa, la sera del 13 gennaio 2012, di essersi addormentato verso mezzanotte ed essersi accorto della scomparsa della moglie solo il mattino seguente. In questi 14 mesi le ricerche del corpo di Roberta Ragusa si sono susseguite incessantemente, in boschi, fiumi, laghi e grotte, ma finora senza esito.

 

fonte: Caso Ragusa, fonti investigative confermano ritrovamento reperti Roberta – Adnkronos Toscana.