Berlusconi: ”Miei figli si sentono come gli ebrei sotto Hitler”

berlusconi_poltrona_xin--400x300”I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso…”. Così Silvio Berlusconi risponde a Bruno Vespa quando gli chiede se è vero che i figli gli hanno chiesto di vendere tutto e di andare via. Il colloquio e’ contenuto nel libro ‘Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica’, in uscita per Mondadori-Rai Eri venerdì prossimo.

Parole che provocano immediatamente la reazione della comunità ebraica. A cominciare da l presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane secondo il quale il ”paragone offende milioni di morti”. ”L’Italia repubblicana è un paese democratico – scrive in una nota Renzo Gattegna – La Germania nazista era una spietata dittatura governata da criminali che teorizzavano e commettevano i più gravi delitti contro l’umanità. Contro gli ebrei i nazisti si accanirono con spietata crudeltà tanto che, alla fine di quel tragico periodo, gli ebrei dovettero contare oltre sei milioni di morti. Ogni paragone con le vicende della famiglia Berlusconi è quindi non soltanto inappropriato e incomprensibile ma anche offensivo della memoria di chi fu privato di ogni diritto e, dopo atroci e indicibili sofferenze, della vita stessa”. Per Gattegna “la vita degli ebrei d’Europa sotto il nazismo fu segnata da un vortice nero di violenza, persecuzione, morte. Una catastrofe che non è soltanto del popolo ebraico ma dell’umanità intera”. Sulla stessa linea il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici: “Rimaniamo sorpresi e increduli di fronte a un paragone fuori luogo, inopportuno che non ha rispetto per quella che è stata la storia. Ci aspettiamo una rettifica”.

 

fonte: Berlusconi: ”Miei figli si sentono come gli ebrei sotto Hitler” – Adnkronos Politica.