Berlusconi: “Il Festival andava spostato”. L’ironia di Fazio: “Ci dica dove”

littizzetto_fazio_sanremo--400x300Le elezioni e il Festival di Sanremo si avvicinano e già nascono le polemiche. ”Sanremo andava assolutamente spostato – tuona il leader del Pdl Silvio Berlusconi – ed è incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni. Il Festival di Sanremo – ha poi voluto rimarcare – si aggiunge alla par condicio e complica la possibilità di comunicare. La par condicio è la legge più assurda che si poteva immaginare e che vige solo nel nostro sistema. Anche il più piccolo partito ha lo stesso spazio in televisione del grande”.

Una doppietta di affermazioni che ha surriscaldato il clima della vigilia. Immediata la replica del conduttore del Festival, Fabio Fazio, che ha scelto l’ironia per commentare su twitter l’affermazione dell’ex premier: “Berlusconi ha detto che Sanremo andava spostato: ma dove? Aspettiamo proposte!”. Il tema dello slittamento in realtà non esiste da tempo, ma continua a interessare a molti scommettere sugli ascolti di un Festival che dovrà vedersela con la politica che, questa volta, sembra giocare una partita un po’ più interessante del solito per gli italiani. I bookie danno per favorita in lavagna la possibilità che la serata finale di questa edizione faccia meno ascolti di quella dello scorso anno. Nella scorsa edizione, quando a condurre c’era Gianni Morandi, ad assistere al trionfo di Emma Marrone furono 13 milioni 287mila spettatori (miglior risultato dal 2005). Per la sigla Bet1128, riporta Agipronews, la possibilità che la finalissima 2013 tenga incollati allo schermo meno spettatori del 2012 si gioca a 1,55, con il sorpasso bancato invece a 2,25.

Anche il consigliere Rai Antonio Verro ha espresso una certa apprensione per l’accavallamento fra Festival e voto: “Avevo detto in epoca non sospetta – ha ricordato oggi – che il Festival andava rinviato, perché non si può mettere sullo stesso piano l’importanza delle elezioni e quella, certamente straordinaria per la Rai, della kermesse canora. C’è il rischio che Sanremo copra la comunicazione politica. Almeno – ha auspicato il consigliere- non si violi la legge perché questo comporterebbe per la Rai severe sanzioni”. Ma a preoccupare Verro ci sono anche le performance di Luciana Littizzetto: “Il mio auspicio è che non parli di politica. Lei è una scheggia impazzita, ma dietro a questo cappello ‘artistico’ non si può giustificare tutto. Ci sono delle regole che vincolano”.

Non si placa neppure la polemica sulla partecipazione dell’ex ‘Premiere Dame’ Carla Bruni al Festival di Sanremo targato Fabio Fazio. “Mi sembra un intervento inopportuno – ha sottolineato Verro – perché è una marchetta commerciale oggettivamente ingiustificata, vista la sua inconsistenza artistica, i suoi ambigui atteggiamenti sulla vicenda Battisti sui quali non si può passare sopra e visto che ha dichiarato più volte orgogliosamente di non essere italiana”. In sostanza, la partecipazione di Carla Bruni, secondo il consigliere Rai, altro non è che un “valore aggiunto per lei, che sponsorizza il suo disco, e non per Sanremo. Spero che, se la presenza della Bruni dovesse essere confermata – ha evidenziato Verro- Fabio Fazio la incalzi per farle prendere le distanze sul caso Battisti e per farle pronunciare una parola di solidarietà nei confronti delle vittime del terrorismo. Spero anche che non venga pagata, è una cosa che chiederò al prossimo Cda, perché lei salirà sul palco dell’Ariston per promuovere il suo disco”.

fonte: Berlusconi: “Il Festival andava spostato”. L’ironia di Fazio: “Ci dica dove” – Adnkronos Spettacolo.