Arresti domiciliari per Sallusti ma lui li rifiuta: ”Non voglio privilegi”

 Il giudice di sorveglianza del Tribunale di Milano ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per il direttore de ‘Il Giornale’ Alessandro Sallusti. La misura dei domiciliari era stata chiesta, nei giorni scorsi, dal procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati, in base alla legge cosiddetta ‘svuota carceri’ dopo la condanna a 14 mesi per diffamazione del giornalista.

Sallusti al momento non potrà lavorare. Nel caso in cui voglia tornare nella sede del quotidiano, dovrà fare una richiesta formale al giudice che dovrà quindi decidere sul ‘permesso di lavoro’.

Ma il direttore non accetta la misura. ”Rifiuto gli arresti domiciliari” ha detto Sallusti nel corso della conferenza stampa convocata dopo la decisione del giudice di Milano. ”Io non mi muovo da qui, non accetto i domiciliari” e “se mi vengono a prendere per portarmi ai domiciliari, io dopo cinque minuti torno al giornale“.

Sallusti non usa toni pacati nei confronti dei magistrati definendo ‘una porcata’ la sentenza di condanna di diffamazione nei suoi confronti ed è pronto ad andare dietro le sbarre: “Se ho commesso una colpa grave mettetemi in carcere. Io mi rifiuto di essere arruolato nella casta, accettare questo privilegio sarebbe una vergogna”.

”Se volete togliermi la libertà fatelo fino in fondo – sottolinea ancora – Io non accetto scorciatoie”. Poi rincara: ”Se la Severino fosse il ministro degli italiani e non dei magistrati, manderebbe qualcuno per controllare questa sentenza”.

Durissimo il commento di Daniela Santanchè, compagna di Sallusti. ”E’ uno schifo, mi vergogno di essere italiana” ha detto mentre entrava nella sede de ‘Il Giornale’, in via Negri a Milano.

 

fonte: Arresti domiciliari per Sallusti ma lui li rifiuta: ”Non voglio privilegi” – Adnkronos Cronaca.