Un “grazie agli italiani”, un ”grazie al ministro Bonino”, alle persone di Casalpalocco che ”mi hanno aiutata in questi mesi” e anche ai media per ”aver fatto luce” sulla mia vicenda. Ringrazia tutti Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Muktar Ablyazov espulsa a fine maggio dall’Italia in Kazakistan, in quello che è diventato per mesi un caso imbarazzante per il Governo di Enrico Letta. “Grazie a tutti e al ministro Bonino, sono molto felice di essere qui”, ha detto la donna arrivata a Fiumicino verso mezzogiorno insieme alla figlia di sei anni Alua. Ad accoglierla anche gli altri due figli Madina e Aldyiar.Subito dopo, Shalabayeva è stata ricevuta alla Farnesina dal ministro Bonino. “Mi ha fatto piacere poter condividere con la signora Shalabayeva e i suoi figli (era accompagnata da Madina e Aldyiar, ndr) la gioia di essere di nuovo qui a Roma. All’inizio di giugno sembrava davvero impensabile ottenere questo risultato, ma ci siamo riusciti grazie alla determinata e costante azione del governo e delle forze parlamentari”, ha commentato la ministra degli Esteri parlando dell’incontro che si è svolto – si legge in una nota della Farnesina – in un’atmosfera di grande cordialità.”Non so ancora quanto rimarrò in Italia e dove andrò”, ha detto Shalabayeva in una conferenza stampa convocata in un albergo romano. “Non ho deciso. seguirò le istruzioni dei miei avvocati, voglio stare con i miei figli”. Il ”prima possibile”, comunque, ”voglio incontrare mio marito (ndr al momento detenuto in Francia). Mi manca molto”.
