Alcoa, qualcosa si muove: in ballo Glencore e spunta anche la Klesh

Si apre uno spiraglio nella vicenda Alcoa. Due società svizzere, la Glencore e e la Klesh, sarebbero interessate allo stabilimento di Portovesme. Per ora, però, sul tavolo del Ministero dello Sviluppo non è ancora arrivata alcuna manifestazione d’interesse ufficiale.

In serata , infatti il Ministero dello Sviluppo Economico ha puntualizzato di aver ricevuto una lettera firmata dall’amministratore delegato di Portovesme srl, controllata della multinazionale svizzera, ma di non aver ricevuto alcuna comunicazione scritta da parte del gruppo Glencore. Nella missiva si avanzerebbero alcune condizioni, tra cui le infrastrutture e il costo dell’energia.

”La lettera dell’ad di Portovesme srl non chiede ad Alcoa l’apertura di una trattativa – si legge nella nota del Mise – Ripete la richiesta di condizioni che il Mise ha gia’ chiarito in data 12 aprile 2012 (alla presenza dei responsabili della multinazionale svizzera) e, successivamente, in data 5 maggio 2012 (con risposta scritta al medesimo rag. Lolliri), infine nell’incontro del 31 agosto scorso.Il Mise ha ampiamente chiarito, fin dal 12 aprile, e ribadito poi nelle successive occasioni, la questione dell’energia, proponendo un prezzo per mwh allineato a quello dei competitors europei. Il Ministero auspica che la societa’ Glencore voglia aprire la trattativa con il gruppo Alcoa”

E spunta anche il nome di un’altra azienda interessata allo stabilimento di Portovesme, la Klesh. ”Evidentemente non e’ impossibile trovare interlocutori interessati all’acquisto di Alcoa”, commenta il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci. ”Poiche’ risulta che questo interesse, reso noto soltanto oggi da fonti vicine all’esecutivo, in realta’ risale all’8 giugno, viene da chiedersi chi avesse la lettera inviata dalla Klesch, chi si sia assunto la responsabilita’ di tenerla in un cassetto e di rendere nota la situazione solo tre mesi dopo e per quale motivo non sia stata considerata degna di attenzione finora”.

Continua intanto la protesta degli operai, da martedì su un silo a 70 metri d’altezza. ”Chiediamo che l’Alcoa scriva un documento in cui ci dica che non fermerà i terzi blocchi”, ha detto uno dei lavoratori parlando attraverso una ricetrasmittente in diretta con ‘Tgcom24’.

”La notte è stata bruttissima, siamo bagnati e c’è ancora vento”, aggiunge. ”Noi vogliamo il documento – sottolinea – Come facciamo ad andare avanti? Non c’è più niente. Dobbiamo combattere. Scenderemo solo quando l’Alcoa ci darà un documento scritto in cui ci dirà che non fermerà i terzi blocchi”.

fonte: Alcoa, qualcosa si muove: in ballo Glencore e spunta anche la Klesh – Adnkronos Cronaca.