“Purtroppo e’ un dato di fatto – dice all’Adnkronos un comandante della polizia municipale di Roma – Il servizio notturno della polizia municipale, non per scelta del comandante, risponde a regole organizzative piu’ ampie: ci sono cinque persone, di cui due all’interno e tre all’esterno, che funzionano da pronto intervento sulla base delle segnalazioni che pervengono alla centrale operativa”. Salvo emergenze, precisa, nel qual caso “vengono moltiplicate utilizzando servizi straordinari”.
La colpa, secondo la Cgil, e’ del sottodimensionamento del personale, carente di ben 2mila unita’, come denuncia Marco D’Emilia, responsabile del coordinamento Fp Cgil della polizia municipale di Roma, per il quale “il presidio del territorio senza un numero adeguato di personale non e’ possibile”. Inevitabili le ricadute sui cittadini: tante le chiamate notturne destinate a restare inascoltate. Non per cattiva volonta’ degli agenti, naturalmente, ma perche’ in una citta’ grande quanto la Capitale le emergenze possono essere dietro l’angolo ogni notte. E capita cosi’ che anche le segnalazioni relative ai disturbi provocati dai locali notturni, che d’estate si spostano all’aperto e che tolgono il sonno a tanti cittadini, finiscano nel dimenticatoio.