Roma, 70 anni fa rastrellamento al Ghetto Napolitano: ‘Subito reato di negazionismo’

ghetto--400x300Erano le 5,15 di mattina quando il 16 ottobre 1943 le SS fecero irruzione nel Ghetto di Roma e prelevarono casa per casa 1.024 persone tra cui 200 bambini. Tutti furono deportati nei campi di sterminio. Solo in quindici tornarono vivi da Auschwitz.

Per ricordare quella tragedia, a 70 anni di distanza una celebrazione si è tenuta alla Sinagoga della Capitale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accolto con un lungo applauso dal presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e dal rabbino capo Riccardo Di Segni.

Una memoria dolorosa rinnovata e acuita dalla vicenda Priebke, il criminale nazista morto qualche giorno fa a 100 anni.

Le celebrazioni dell’anniversario “coincidono con la morte del torturatore di via Tasso, del boia delle Fosse Ardeatine di cui – ha scandito Pacifici nel suo intervento – non vogliamo più pronunciare il nome”. “Un criminale che non si è mai pentito in vita e ha proseguito la sua opera di carnefice lasciando ai posteri un testamento in cui reitera i suoi comportamenti, i suoi ideali, le sue torture a via Tasso, le sue esecuzioni. Peggio ancora – ha ricordato il presidente della comunità ebraica di Roma – la negazione delle camere a gas. Un invano tentativo di intimidirci, ma tutta la nostra comunità come sempre non si è né piegata né spaventata”.

fonte: 70 anni faRoma, 70 anni fa rastrellamento al Ghetto Napolitano: ‘Subito reato di negazionismo’ – Adnkronos Cronaca.