Nessuno mi può giudicare, nemmeno bund. Su twitter beffa in musica per i politici

Canta che ti passa. Dai governi del passato “Una lacrima sul Visco”, parafrasando Bobby Solo al Partito democratico “La mia Bindi suona il rock”, da Ivano Fossati passando inevitabilmente per il governo-tecnico “Spenta la luna è da Monti, facendo il verso ai Tazenda, la classe politica italiana è sempre più presa di mira su Twitter. Ieri, tra i trending topic, spiccava lhashtag #castacanta che ha fatto sbizzarrire gli utenti in una serie di sarcastiche associazioni tra le canzoni italiane più famose e le ultime disavventure di partiti e Governo-tecnico. “Nessuno mi può giudicare, nemmeno il bund”: non solo la politica di palazzo, ma anche i temi economici diventano oggetto di battute e ironia. Una nota canzone di Fiorella Mannoia diventa “Quello che le banche non dicono”, mentre Lucio Battisti su Twitter diventa il presidente del consiglio Mario Monti che canta: “Mi sono informato cè uno spread che arriva a 740”. Che sia un modo per esorcizzare i timori oppure per sfogare la propria vena creativa, resta il fatto che la trovata della giornata ha stimolato la fantasia di moltissimi. Tra i più retweettati ci sono anche “Fatti raccomandare dalla mamma” Gianni Morandi, “La prescrizione di un attimo” Tiromancino e “Blu, le mille auto blu” Mina. Dalle canzoni, nel corso della giornata gli utenti sono sconfinati anche nella parodia dei film: tra i più apprezzati si passa da “Sotto il partito, niente” a “Lera del cavaliere in bianco”.

fonte:Nessuno mi può giudicare, nemmeno bund. Su twitter beffa in musica per i politici – Adnkronos CyberNews.