Il Psg re del calciomercato, la Serie A perde i big e la Liga resta immobile per ora

Il Paris Saint-Germain da solo spende il triplo di tutti i club spagnoli. La Premier League investe, ma le follie non sono all’ordine del giorno. La Serie A vende i pezzi migliori e, con un occhio e mezzo ai bilanci, prova a rinnovarsi. Da Est, intanto, premono i nuovi ricchi di Russia e Cina. Il calciomercato 2012, ad un mese dall’inizio dei principali campionati, offre un quadro a due velocità, se non a tre. C’è chi fagocita calciatori, chi vende per rifondare e chi, invece, si limita a guardare.

Il punto fermo, per non dire immobile, è rappresentato dal calcio spagnolo che deve fare i conti con una campagna acquisti all’insegna dell’austerity: freno a mano tirato, gli affari nel paese campione del mondo e fresco ‘ri-campione’ d’ Europa si contano sulle dita di una mano. Ad un mese dall’inizio della Liga 2012-2013, i club della massima divisione hanno speso complessivamente 31,3 milioni di euro. Il totale equivale più o meno alla metà della somma, circa 65 milioni di euro, che il Paris Saint Germain dello sceicco Tamim bin Hamad Al Thani stanzia per l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva dal Milan.

La società transalpina si avvia a superare la soglia dei 100 milioni grazie allo shopping ‘made in Italy’: circa 30 sono serviti per strappare Ezequiel Lavezzi al Napoli, una decina abbondante sanciranno l’acquisto del baby Marco Verratti dal Pescara. Il ds Leonardo sta sistemando i bilanci dei club italiani e parallelamente sta allestendo il super-team per il tecnico Carlo Ancelotti. Il Psg sta seguendo la linea tracciata un anno fa con i 42 milioni investiti per il cartellino di Javier Pastore. L’estate 2011, invece, sembra lontanissima per gli aficionados spagnoli: un anno fa le società della Liga spesero 358 milioni di euro, movimentando un mercato inferiore solo a quello di Premier League (553 milioni) e Serie A (per As, affari per 465 milioni).

I club nostrani, anche quelli di primo piano, stanno cedendo in sequenza i propri pezzi pregiati. Milan e Inter, in particolare, sono in fase di ristrutturazione. Via i veterani, con i loro contratti pesanti, e apertura di un nuovo ciclo. La Juventus, invece, investe e arricchisce la rosa campione d’Italia con innesti mirati: Kwadwo Asamoah, Mauricio Isla, Sebastian Giovinco e Lucio, in attesa di un big in attacco. Il mercato tricolore non è faraonico, ma sembra lontano anni luce dalle sabbie mobili della Liga.

La Spagna è in crisi e le sofferenze del sistema bancario, storico pilastro dei top club, si riflettono sulle strategie dei colossi del pallone: Real Madrid e Barcellona, abituati a staccare assegni pieni di zeri, devono adattarsi alla nuova situazione e non riescono, per il momento, ad entrare nella top ten continentale delle società più attive sul mercato.

I blancos finora non hanno effettuato nemmeno un’operazione per modificare la rosa che, agli ordini di José Mourinho, ha vinto la Liga 2011-2012. Il Barcellona ha piazzato un solo colpo, acquistando l’esterno Jordi Alba dal Valencia: 14 milioni di euro non sono una follia, ma bastano e avanzano per confezionare l’affare più costoso di un’estate nella quale 10 società di prima divisione, sinora, non hanno speso un euro. I quotidiani sportivi, che d’estate accendono i riflettori su arrivi e partenze, dalle parti del Santiago Bernabeu e del Camp Nou rimangono in attesa: il Real insegue il croato Luka Modric, regista del ricco Tottenham che non ha bisogno di fare cassa.

Il Barcellona in teoria ha circa 26 milioni ancora da investire, visto il probabile budget complessivo di 40 milioni stanziato per l’estate. Meglio aspettare le idee dello sceicco Abdullah Bin Nassar Al-Thani, cugino del calciofilo parigino, che potrebbe accendere i fuochi d’artificio con il suo Malaga.

Intanto, si guarda con un pizzico d’invidia a quello che succede negli altri paesi, vicini e lontani. Le valanghe di rubli e yuan a disposizione di società russe e cinesi rischiano di diventare un incubo: ad Est, infatti, cominciano a spostarsi giocatori ‘veri’ e non solo vecchie glorie a caccia dell’ultimo ingaggio. L’Anzhi, dopo aver convinto Samuel Eto’o, ora viene accostato a Wesley Sneijder, altro big interista. A Shanghai, Didier Drogba è stato appena accolto in maniera trionfale. L’ivoriano può diventare il testimonial di un nuovo calcio che, in panchina, schiera già Marcello Lippi.

fonte: Il Psg re del calciomercato, la Serie A perde i big e la Liga resta immobile per ora – Adnkronos Sport.