“Ho atteso di poter essere qui in Parlamento a riferire, a parlare apertamente – ha detto in conclusione del suo intervento alla Camera – per poter esprimere questa mia posizione in modo pubblico e proprio per questa mia posizione non posso più far parte di questo governo e annuncio le mie dimissioni”. Terzi ha detto che si dimette per le “seguenti motivazioni”: “primo, le riserve da me espresse sul rientro dei marò in India non hanno prodotto alcun effetto visto che la decisione è stata un’altra; secondo sono solidale in modo completo ai nostri due marò e alle loro famiglie. E terzo – ha aggiunto Terzi – ritengo oggi come ho ritenuto per 40 anni, ma oggi ancora in maniera più forte in questo Parlamento che vada salvaguardata l’onorabilità del nostro Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana. Una diplomazia – ha concluso – che fa straordinari sacrifici, ottiene formidabili risultati ed è apprezzata nel mondo”.