“Passare da zona ad alto rischio a zona ad alto potenziale. Valorizzare il Lacryma Christi Doc del Vesuvio, il Pompeiano Igt, il Cacciato di Ottaviano, il Caprettone, il Greco della Torre o Greco di Somma, il Passito vesuviano. Ma anche le albicocche vesuviane, la ciliegia di montagna, la susina pazza di Somma, il pomodorino da serbo. Sono solo alcuni dei prodotti noti tra le eccellenze delle produzioni vesuviane apprezzate oramai in tutto il Paese”, aggiunge Nasi.
“Una possibile leva di rivincita per una regione, ma ancor più una città, Napoli, sempre più spesso citate dalle cronache per elementi di negatività e caratterizzate negli ultimi anni da uno straziante immobilismo. Di questi tempi le opportunità scarseggiano, non possiamo permetterci di perderle”, conclude Nesi.
fonte:Vesuvio, Aics: su zona rossa più coltivazioni e meno abitazioni – Adnkronos Campania.