Poi sulla legge elettorale dice no a ‘Porcellum’ e ‘Porcellinum’: “La legge elettorale che funziona è quella dei sindaci, è educativa, responsabilizza”. Perché per il sindaco di Firenze la legge elettorale deve assicurare almeno tre caratteristiche: “Alla fine si deve sapere chi ha vinto, e chi ha vinto deve avere i numeri in Parlamento per poter governare e, infine, chi governa è per cinque anni responsabile: noi crediamo nell’alternanza, nel bipolarismo. Mai più larghe intese…”, dice.
Il sindaco di Firenze rilancia poi sulla riforma della giustizia: “Ce la chiedono anche tantissimi magistrati che si impegnano, lavorano, rischiano la vita. Basta con il dibattito sulla riforma ad personam”.